I Nirvana rispondono a Spencer Elden sulla copertina di Nevermind: la replica ufficiale

Dopo le accuse di pedopornografia di Spencer Elden per la copertina di Nevermind, i Nirvana rompono il silenzio e rilasciano una dichiarazione ufficiale

respinta l'accusa contro i nirvana

Ph: Julie Kramer/Wikicommons


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Dopo mesi di accuse, battute, cause intentate e ricordi sbiaditi i Nirvana rispondono a Spencer Elden. All’appello manca ovviamente Kurt Cobain ma i superstiti della band di Seattle, lo staff e i loro legali non hanno certamente lasciato che l’ex bambino della copertina di Nevermind (1991) continuasse con le accuse di pedopornografia.

Le accuse di Spencer Elden

Spencer Elden è diventato famoso per essere stato il bambino ritratto nella copertina dell’album iconico Nevermind. Dopo aver trascorso i suoi 30 anni a mostrarsi in pubblico e sui social come il “Nirvana baby” e dopo essersi addirittura tatuato l’artwork del disco sul petto, negli ultimi mesi il ragazzo ha intentato una causa contro i Nirvana – dunque Dave Grohl e Krist Novoselic – ma anche contro gli eredi di Cobain, il fotografo Kirk Weddle e il designer Robert Fisher. Nel mirino di Elden sono finite anche le etichette Univesal Music e Geffen.

In sostanza, Spencer Elden ha accusato i Nirvana di pedopornografia con un particolare focus su Kurt Cobain a seguito di alcuni appunti presenti nei suoi diari. Elden ha dichiarato che nel momento dello scatto per la copertina dello storico disco non era consenziente e l’esposizione del corpo nudo con il pene in mostra e la presenza di un dollaro sott’acqua lo ha reso un sex worker inconsapevole. Per questo Elden ha dichiarato di aver subito danni psicologici. Su questa vicenda si era già pronunciato Dave Grohl, ma l’attuale frontman dei Foo Fighters si era tenuto sul vago: “Lui ha il tatuaggio di Nevermind, io no”.

I Nirvana rispondono a Spencer Elden

Con una nota riportata da Billboard, i Nirvana rispondono a Spencer Elden. Ecco il contenuto del documento:

“Elden ha trascorso tre decenni a trarre profitto dalla sua celebrità come ‘Nirvana Baby’, e ha utilizzato tale accostamento per cercare di rimorchiare”.

Billboard ricorda che la legge federale sulla pedopornografia prevede una prescrizione di 10 anni, che decorre dal momento in cui la vittima scopre di aver subito un tale danno. Per questo i Nirvana dichiarano:

“La foto di copertina di Nevermind è stata scattata nel 1991. Era famosa in tutto il mondo non più tardi del 1992. Elden sapeva della fotografia molto prima del 2011 e sapeva di essere il bambino nella foto. Da decenni è pienamente consapevole dei fatti sia della presunta ‘violazione’ che della ‘lesione’. L’affermazione di Elden che la fotografia sulla copertina dell’album Nevermind sia ‘pornografia infantile’ è inappropriata. Un breve esame della fotografia, o della condotta di Elden (per non parlare della presenza della fotografia nelle case di milioni di americani che, secondo la teoria di Elden, sono colpevoli di possesso di materiale pedopornografico) lo rendono evidente”.