Nelle ultime ore uno strano messaggio WhatsApp “il tuo codice di sicurezza è cambiato” è stato notato da un discreto numero di utenti. Una notifica mai vista per la maggior parte degli utilizzatori del servizio di messaggistica ma che non è sinonimo di un malfunzionamento, tanto meno di un pericolo imminente. Piuttosto siamo al cospetto dell’effetto scaturito dall’introduzione di una nuova funzione.
C’entra la feature multi-dispositivo
In un precedente approfondimento di OM è stato evidenziato come la funzione multi-dispositivo sia oramai a disposizione di quasi tutti gli utenti. Si tratta della possibilità di utilizzare proprio WhatsApp su più dispositivi, senza che lo smartphone resti connesso ad internet. Un esempio: si può ora utilizzare WhatsApp Web su browser internet da un computer, come al solito, dopo autenticazione con QR Code con l’ausilio del telefono. Successivamente però, il device può essere disconnesso ed è possibile inviare e ricevere messaggi solo con il computer appunto. La sincronizzazione dei server consente, alla riattivazione in rete del telefono, di avere aggiornate tutte le conversazioni.
Proprio la funzione multi-dispositivo appena riferita ha a che fare con la comparsa del messaggio WhatsApp “il tuo codice di sicurezza è cambiato”: ne è diretto responsabile, come indicato dallo stesso tweet WhatsApp su Twitter nelle scorse ore.
Perché il messaggio compare ora?
Le chat di WhatsApp sono protette dalla crittografia end-to-end e per queste sono associate ad un codice di sicurezza che serve a verificare che le chiamate e i messaggi inviati siano al sicuro. Questo si presenta sotto forma di QR Code o stringa di 60 cifre. Questi codici sono solo versioni visibili della chiave unica e segreta condivisa.
Solitamente il messaggio WhatsApp “il tuo codice di sicurezza è cambiato” compare quando uno dei contatti in chat reinstalla l’applicazione o cambia il telefono. In questo momento invece, l’entrata di scena della funzione multi-dispositivo è la diretta responsabile della notifica. Tutto nella norma insomma, l’utente non dovrà fare nulla e nemmeno preoccuparsi per quanto visualizzato.