L’addio di Regé-Jean Page a Bridgerton non ha sorpreso più di tanto Shonda Rhimes, o perlomeno non quanto ha sorpreso il pubblico della serie. La fondatrice di ShondaLand, casa di produzione creatrice dei contenuti del giovedì di ABC e ora legata a Netflix per la creazione di format originali, ha commentato la vicenda dalle pagine di Variety in una lunga intervista, sottolineando quanto la reazione dei fan al suo forfait per la seconda stagione sia stata esagerata, sebbene comprensibile.
In fondo Regé-Jean Page aveva firmato un contratto per una sola stagione, quella in cui ha interpretato il Duca di Hastings nella dramedy in costume di Netflix, e non ha voluto riprendere i panni nobiliari per Bridgerton 2, attualmente vicina alla fase di post-produzione dopo la fine delle riprese.
Regé-Jean Page ha ottenuto un riscontro di pubblico sorprendente e ha deciso di chiudere l’esperienza di Bridgerton con quel successo, approfittandone per lanciarsi in nuove avventure professionali. Per Shonda Rhimes è del tutto normale che un attore voglia lasciare un ruolo in un momento d’oro per dedicarsi ad altro, soprattutto quando la storia che ha raccontato ha già il suo lieto fine.
In fondo ha detto: ‘Ho firmato per fare questa bella storia, questa trama chiusa. Va bene così!’. “E non lo biasimo per questo. Penso che sia stato davvero intelligente a lasciare la perfezione come perfezione. Quello che amavo era che avremmo creato questa storia d’amore potente, eccitante e straordinaria. E poi per una volta in televisione, avrebbero avuto il loro lieto fine a dispetto del fatto che – beh, si sa! – in televisione, devi inventare 15 anni di motivi per cui una coppia deve stare separata.
La notizia che Regé-Jean Page avrebbe lasciato Bridgerton non ha scioccato Rhimes quanto l’isteria collettiva che ne è seguita. La showrunner immaginava che, conoscendo i romanzi antologici della serie Bridgerton di Julia Quinn, il pubblico sapesse che ciascuno di essi è dedicato ad un protagonista diverso, dunque il focus delle stagioni tv seguirà l’andamento della raccolta letteraria.
Non credo mi aspettassi che tutti avessero una tale reazione. La mia supposizione si basava su ciò che la gente sapeva dei romanzi rosa era… ho sovrastimato molto quella conoscenza. L’attaccamento delle persone alle coppie è reale – voglio dire, lo so meglio di chiunque altro. E penso che questo sia sinonimo di successo. Ma capisco la loro disperazione.