L’interrogatorio di Salmo previsto per domani presso la Procura di Tempio Pausania è saltato. Il rapper sardo, ricordiamo, è indagato per il concerto tenuto a Olbia il 13 agosto presso il molo Brin, evento che ha scatenato le polemiche anche da parte dei colleghi Fedez e Alessandra Amoroso. Insieme a lui anche Kevin Lupetti, proprietario della ruota panoramica del porto di Olbia, si sarebbe dovuto presentare domani 29 settembre di fronte al procuratore Gregorio Capasso.
Entrambi avrebbero dovuto rispondere alle domande sul concerto gratuito tenutosi il 13 agosto, risultato senza autorizzazione. Salmo e Kevin Lupetti, infatti, sono stati accusati di aver violato il Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza. Oltre a ciò, durante il concerto ha avuto luogo un maxi assembramento con la presenza di circa 3000 spettatori, e con questo i due indagati avrebbero violato le normative di sicurezza e le restrizioni contro il Covid-19.
Tuttavia, né Salmo né Kevin Lupetti hanno ricevuto la notifica di comparizione. Salta dunque l’interrogatorio. Per il momento il rapper sardo non ha commentato il fatto sui social, impegnato nel promuovere l’uscita del prossimo album Flop. Sulla vicenda Maurizio Pisciottu – questo il nome di battesimo di Salmo – è tornato anche negli ultimi giorni quando ha commentato, insieme ad altri artisti, i comizi tenuti da Giuseppe Conte per la campagna elettorale in Calabria.
La protesta degli artisti, infatti, si concentrava sul fatto che la capienza del pubblico negli spettacoli è imposta all’80% e con distanziamenti e restrizioni, mentre per gli eventi politici non si è mai applicata la stessa intransigenza. Addirittura Giuseppe Conte ha risposto a Fedez in un video in cui annunciava l’impegno a far ripartire i concerti al 100% delle presenze.
In ultima battuta Salmo ha aderito all’appello Salviamo La Musica Live per invitare Mario Draghi alla riapertura totale dei concerti con green pass, ma senza più limiti sulle presenze.