Nelle ultime ore Facebook non fa condividere contenuti ad alcuni utenti e in particolare questi ultimi si ritrovano la notifica relativa al loro account soggetto a restrizioni momentanee. Contemporaneamente, non pochi utenti visualizzano pure la nota che li avvisa di un ritorno alla normalità dopo un determinato ordine di tempo quantificato almeno in svariate ore.
A chi Facebook non fa condividere contenuti
Non ci sono dubbi che gli utenti maggiormente colpiti dall’anomalia di Facebook che non fa condividere contenuti sono i gestori di pagine sulla piattaforma. Sono proprio questi ultimi, magari anche professionisti dei social media, a non riuscire a postare più un contenuto oramai dalla giornata di ieri e ancora oggi in questa domenica 4 luglio.
In molti si chiedono quali siano le relative motivazioni che hanno portato al blocco e la causa esatta del perché l’account sia soggetto a restrizioni. Ci si interroga sulla tipologia di contenuti condivisi negli ultimi tempi, magari non accettati per gli argomenti a cui facevano riferimento. Eppure, il nocciolo della questione sarebbe un’altra: sarebbe stata messa sotto la lente di ingrandimento la frequenza di pubblicazione di molte pagine Facebook, soprattutto quelle maggiormente seguite. Proprio nel momento in cui è stato appurata la continua proposta di nuovi post agli utenti, il social network sarebbe intervenuto per limitare le operazioni, almeno per un po’: il tutto nell’ottica di evitare possibile spam ai danni degli iscritti alla piattaforma.
Cosa fare
Nel momento in cui si è destinatari di un provvedimento di questo tipo, c’è davvero poco da fare se non aspettare che la restrizione termini. Nel momento in cui Facebook non fa condividere contenuti sulla propria pagina si dovrà attendere che all’account vengano riabilitate tutte le sue funzioni standard. Certo, nel caso specifico di questo weekend, la vera anomalia è stata che un gran numero di profili (tutti insieme) hanno subito il provvedimento ma la pratica rientra nelle più ampie operazioni di controllo standard del social network,
Se è il modo per farci migrare altrove è un’ottima trovata. Siamo migliaia che (sena aver fatto nulla di contrario alla policy) si trovano il blocco alle condivisioni. Abbiamo tutti chiesto ripetutamente di sapere la ragione. Il silenzio di Facebook è assordante nella sua arroganza (“io so’ io, tu nun sei ‘n cazzo!” avrebbe detto il Marchese del Grillo). Oramai hanno ritirato la rete, i nostri contenuti condivisi sono di loro proprietà, un patrimonio immenso di dati, di foto, di elementi analizzabili… ora “for da le balle, non ci servite più”. Senza una riga di spiegazione.