Un film di Manifest o un libro per chiudere la serie: “Il finale non sarà mai svelato in un tweet”

Un film di Manifest potrebbe rappresentare una buona opzione per dare un finale alla serie: il suo creatore non si arrende alla cancellazione e pensa anche ad un libro

manifest

INTERAZIONI: 986

Potrebbe essere un film di Manifest la soluzione per portare a termine il racconto della serie, cancellata dopo tre stagioni da NBC tra lo sconcerto del suo showrunner e del cast. Al momento non ci sono altre piattaforme che si sono fatte avanti per salvare il dramma di Jeff Rake, nonostante le proteste e gli appelli per avere almeno una stagione in più che possa chiudere il suo finale aperto. Ma una cosa è certa: il suo creatore vuole trovare un modo per dare al pubblico la conclusione che la storia merita, che sia con una stagione in più su un’altra emittente, un film per la tv o addirittura un libro.

L’idea di un film di Manifest trova dei precedenti illustri in casi simili: ad esempio, quando Sense8 venne cancellata da Netflix alla seconda stagione perché troppo costosa e poco remunerativa in termini di visualizzazioni, la vivace protesta dei fan in tutto il mondo convinse lo streamer a concedere alle sorelle Wachowski almeno un film che potesse chiudere la trama.

Allo stesso modo un film di Manifest, sebbene in forma ridotta rispetto al progetto iniziale, potrebbe dare agli spettatori tutte le risposte sul mistero del volo 828 e dei suoi 191 passeggeri, risolvendo il cliffhanger con cui si conclude la terza stagione.

Rake auspica un film di Manifest, o un’altra stagione della serie, non solo per non lasciare il suo progetto monco, ma anche perché non intende “spifferare” il finale previsto per la storia semplicemente raccontandolo in qualche intervista o scrivendolo in una serie di tweet. La sua opera, su cui ha investito anni di lavoro, merita una conclusione che il pubblico possa vedere e “sperimentare“, come ha dichiarato in una recente intervista a Twitter Spaces. Per questo, pur sperando ancora in un salvataggio in extremis da parte di una piattaforma o emittente qualsiasi, sta considerando una serie di opzioni alternative, inclusa quella di un libro dedicato alla serie.

Mi piacerebbe finire la storia e mi prenderò del tempo per questo. Voglio sperare che forse qualcuno si faccia avanti e ci aiuti a finire quella storia, sia che ciò significhi fare più episodi, sia che ciò significhi un film finale come hanno fatto con lo spettacolo Firefly, oppure molte persone mi hanno chiesto “scrivi il libro” e sai, è un concetto interessante ma è faticoso e ci penserò su.

Di sicuro, che sia un film di Manifest o un libro o auspicabilmente una stagione conclusiva, Rake non ha intenzione di lasciare incompiuto il suo racconto né di spiegare semplicemente al pubblico come lo avrebbe terminato, perché questo svaluterebbe l’intero progetto.

Ad un certo punto, capirò come finire la storia in un modo che renda onore a ciò che abbiamo raccontato finora perché tanto amore, cura e precisione e denaro e sangue, sudore e lacrime sono stati spesi in queste prime tre stagioni e spifferare sommariamente il resto della storia in un articolo o in una serie di tweet… non è quello che accadrà. Sarebbe una delusione perché non si tratta solo del fatto che le persone vogliono conoscere il finale, le persone vogliono sperimentarlo. Spiegare sommariamente alcune battute della storia non potrebbe mai reggere il confronto su come sarebbe stata quell’esperienza se avessimo le risorse per farla ancora e non necessariamente per girare altre tre stagioni di uno show televisivo, ma anche se riuscissi a capire come ottenere il finanziamento per fare un film breve per la televisione, una versione compressa della fine della storia.

Un film di Manifest sarebbe dunque un compromesso accettabile, anche se lo showrunner, dopo il rifiuto di Netflix di entrare nella produzione della serie, aspetterà pazientemente continuando ancora a sperare che “qualche dirigente esperto là fuori su qualche piattaforma decida che vale la pena finire la storia e gli darò un po’ di tempo per valutare se questo felice risultato può verificarsi“.