“Crediamo nel potere curativo dell’esperienza artistica. L’arte da sempre trasforma, potenzia ogni individuo inserito nella famiglia, nel lavoro, nel consesso sociale, perché nasce dal fondo dell’anima. Crediamo nello studio e ricerca che sposano arte e bellezza. Confidiamo nell’arte per facilitare delicati processi psichici dell’istanza umana ad esprimersi dal profondo di sé”.
Queste sono alcune delle parole del Manifesto dell’Arte Che Cura, che intellettuali come Marco Rossi Doria, scrittori come Franco Arminio, attori come Giacomo Rizzo, personaggi dello spettacolo come Red Ronnie e tanti altri stanno sottoscrivendo. È un documento che sintetizza i valori e la mission della manifestazione promossa dall’Accademia Imago, la scuola di specializzazione in psicoterapia con la Psicoanalisi e lo psicodramma “Mosaico Napoli”, che da qualche anno ha aggiunto alla sua offerta formativa la Scuola di Arteterapia per conseguire il diploma di Arteterapeuta nei diversi filoni artistici.
Arteterapia e benessere
L’evento, che vede ancora una volta il supporto di Optima Italia, realizzato in collaborazione con il Miace, Museo Internazionale di Arti Contemporanee Euromediterraneo e l’Associazione Nazionale Sociologi, torna dopo l’obbligato stop del 2020 per pandemia, con la quinta e sesta edizione accorpate, nel segno di una ricca serie di appuntamenti spalmati lungo il 2021 e il 2022 per diffondere l’idea del benessere attraverso le arti e facilitare il percorso per chi si vuole avvicinare a questa nuova professione.
L’arteterapia, come ricorda il professor Massimo Doriani, psicoterapeuta e direttore dell’Accademia Imago, si fonda sull’ormai consolidato principio che l’arte costituisca uno strumento essenziale per la cura e il benessere della persona, perché consente a chi si esprime attraverso le diverse forme artistiche, dalla scrittura alla pittura ai linguaggi performativi, di dare voce al proprio sé profondo, in una chiave che mira al raggiungimento di un miglior rapporto con sé stessi.
L’arte, più che semplice rapporto con la bellezza, diventa soprattutto momento che trasforma e rigenera chi la esercita. Sulla base di questo assunto nei corsi dell’Accademia Imago gli arteterapeuti acquisiscono un preciso bagaglio di conoscenze, abilità e competenze relative sia ai linguaggi artistici che agli strumenti psicologici, in un percorso in cui l’arte diventa occasione di crescita personale e strumento di inclusione sociale.
L’Arte Che Cura: il programma e i concorsi
La manifestazione dell’Arte Che Cura, cadenzata lungo un arco che va dall’aprile 2021 al novembre 2022, nel primo anno si svolgerà ancora in modalità virtuale e solo nel successivo in presenza. Il programma, consultabile sul sito dell’Accademia Imago, prevede già prima di quest’estate diversi appuntamenti, meeting di poesia, incontri di musicoterapia, presentazioni di volumi, tra cui Seizeronove di Adolfo Ferrara, ex direttore del manicomio criminale di Aversa; poi nel prossimo novembre sarà la volta del convegno internazionale su Arte e Psicoterapia, realizzato in collaborazione con la facoltà di Psicologia di Buenos Aires e la Società psicoanalitica di Parigi.
Accanto a questi appuntamenti torna, al cuore della manifestazione, il “Premio Arte Che Cura”, che nell’ultima edizione in presenza del 2019 ebbe un enorme successo, con la partecipazione di svariate centinaia di candidati. Appena lanciato attraverso un bando, consultabile qui, il concorso del 2021 prevede la partecipazione gratuita, sottoponendo la propria candidatura entro il 31 luglio. Sono ben 18 le categorie in cui è suddiviso il premio, con una macrosezione dedicata alle opere d’arte – dalla pittura alla fotografia, alla narrativa, con una nuovo ambito dedicato alle arti tattili per ipovedenti – e un’altra riservata ai progetti di arteterapia, ossia progetti educativi, sociali, clinici costruiti intorno al concetto dell’arte come strumento per il benessere personale.
Almeno per la prima fase del 2021, anche i concorsi dell’Arte Che Cura si svolgeranno in modalità virtuale, e virtuale sarà anche la mostra dedicata ai lavori selezionati. Tutti i candidati potranno partecipare alle categorie del concorso inviando le loro opere creative, con descrizioni, fotografie, contributi audio e video, all’indirizzo istituto.imago@gmail.com, aggiungendo ai materiali la scheda di partecipazione (scaricabile qui), debitamente compilata.
Il mare, tema dell’anno dell’Arte Che Cura
Le opere dovranno essere dedicate al tema dell’anno dell’Arte che Cura, il mare. Come sottolinea Doriani, il mare possiede un aspetto duplice, che lo rende un tema estremamente pregnante per il discorso arteterapico. Da un lato, infatti, “il mare costituisce una parte integrante della nostra esistenza, molto più intima di quanto pensiamo. Il mare veicola un’idea di calma e serenità. Eppure all’improvviso può trasformarsi dinamicamente nel suo opposto, diventando un mare in burrasca. Al di sotto dell’apparente placidità si agita un universo ricco e variegato che riproduce in chiave simbolica il rapporto tra conscio e inconscio, tra superficie e profondità che caratterizza la nostra psiche. Per questo è una chiara metafora con la quale confrontarsi attraverso i linguaggi artistici per dare voce alle parti più intime e segrete della nostra identità”.
Ma c’è dell’altro. Il mare è anche un fondamentale tema geopolitico. “Pensiamo – ricorda ancora Doriani – che per il mare passano il 90% delle merci mondiali e per il mar Mediterraneo il 30%; che i cavi del web che connettono tutto il mondo sono adagiati sul fondo del mare, e non su eteree nuvole, i cloud. Chi governa il mare quindi governa il mondo”. Il mare dunque ha un’importanza fondamentale per le nostre vite, sia sul piano simbolico che pratico, ed è un tema con cui la cultura e le arti devono necessariamente confrontarsi, per indicare una via di trasformazione tanto individuale che collettiva e politica.
I vincitori dei concorsi verranno individuati attraverso una triplice fase di valutazione: prima la giuria composta dalla Commissione scientifico/artistica indicherà i candidati idonei, poi la giuria italiana selezionerà dieci finalisti tra i quali successivamente la giuria internazionale premierà per ogni categoria i migliori tre. Al vincitore di ogni categoria andrà in premio la Borsa di Studio finalizzata all’iscrizione al corso Triennale in Artiterapie, della Scuola “Arte che Cura”, con la frequentazione gratuita della prima annualità del percorso formativo. La giuria internazionale, inoltre, nominerà tra tutti i primi classificati delle singole categorie un vincitore assoluto del Festival dell’arte e del benessere V edizione 2021, cui andrà il Premio Optima, che consiste nella borsa di studio a copertura dell’intero corso triennale di studi della Scuola in Artiterapie.