Si può parlare di paletti di confine, quando si fa riferimento all’opinione di Livio Macchia su Achille Lauro. Il bassista dei Camaleonti è intervenuto a Oggi è Un Altro Giorno insieme all’amico e collega Tonino Cripezzi. Non sono mancati i complimenti alla conduttrice Serena Bortone e dopo una carrellata di eventi per ricostruire la storia della band, Livio Macchia ha snocciolato qualche considerazione sulla scena italiana contemporanea.
Livio Macchia e i Maneskin
Ogni edizione del Festival di Sanremo ha i suoi protagonisti. Oltre ai conduttori, infatti, emergono le personalità che ogni anno lasciano il segno e da qualche anno Achille Lauro ottiene una certa risonanza anche nei mesi che seguono la kermesse. Quest’anno Lauro De Marinis ha portato in scena 5 rappresentazioni insieme ad altri ospiti, e subito dopo ha annunciato il suo nuovo album Lauro.
Anche i Maneskin hanno conquistato l’attenzione del pubblico. Dopo la vittoria con il brano Zitti E Buoni hanno lanciato l’album Teatro D’Ira Vol. 1 riconquistando la ribalta e affermandosi come nuovo fenomeno rock italiano. Per questo piacciono particolarmente a Livio Macchia che li accosta alle leggende del passato. Il loro, secondo il bassista dei Camaleonti è un “rock pulito come si faceva una volta con le chitarre”, e cita i Queen e i Led Zeppelin.
Livio Macchia su Achille Lauro
Su Achille Lauro ci sarà sempre da dire. Ancora una volta si ritorna al paragone con David Bowie e Renato Zero, sia per il live acting che per quell’attitudine agli abiti di scena che fanno tanto spettacolo e soffocano, in parte, la performance musicale.
Le parole di Livio Macchia su Achille Lauro non vogliono creare polemica né sminuire l’artista. Per il bassista dei Camaleonti, sostanzialmente, Lauro non ha nulla a che fare con David Bowie e Renato Zero: “Non c’entra niente. Renato Zero cantava delle cose, Achille Lauro non lo so, non riesco a farmelo piacere”.