Lunedì 15 marzo alle 5.19 del mattino di Los Angeles, in Italia alle 14.19, l’attrice e produttrice Priyanka Chopra Jonas (La Tigre Bianca) e l’attore e cantante Nick Jonas (la serie tv Kingdom) annunceranno in diretta streaming le nomination degli Oscar 2021, le cinquine della 93esima edizione del premio del cinema più prestigioso al mondo. Il pubblico potrà seguirla sintonizzandosi sulle piattaforme ufficiali dell’evento, Oscar.com e Oscars.org e sui canali social dell’Academy, Facebook, Twitter, YouTube. Dopo l’annuncio delle candidature l’appuntamento è rimandato alla cerimonia del 25 aprile, che si svolgerà contemporaneamente in vari luoghi, compreso il consueto Dolby Theatre di Los Angeles, con la consegna delle statuette, prevista in presenza.
In questo anno straordinario, causa pandemia, il criterio di ammissibilità prevede che siano candidati anche film distribuiti direttamente in streaming entro la data del 28 febbraio 2021, che inizialmente era quella indicata per lo svolgimento della cerimonia, poi necessariamente slittata. In questa edizione, i cuoi produttori sono Jesse Collins, Stacey Cher e il regista Steven Soderbergh, verranno distribuite 23 statuette, una in meno degli anni precedenti, perché l’Academy ha deciso di riunificare i due premi per il sonoro e il montaggio sonoro in una sola categoria di “miglior sonoro”. Si resta anche in attesa del nome dell’eventuale presentatore, anche se va ricordato che nelle ultime due edizioni del premio gli Oscar ne hanno fatto a meno.
Chi saranno i selezionati nelle cinquine degli Oscar 2021? Le indicazioni che giungono dagli altri premi, dai Golden Globes alle nomination dei SAG Awards vanno nella direzione di una sempre maggiore inclusività, un trend confermato anche dai Bafta britannici, che invece lo scorso hanno erano incappati in notevoli critiche per la loro “mancanza di diversità”.
Su questo terreno gli Oscar non hanno molto da imparare: dopo il 2015 l’Academy ha iniziato una politica di massicce iniezioni di nuovi membri, che hanno raddoppiato la presenza di donne (ormai il 33% del totale dei votanti) e triplicato quella di persone appartenenti a etnie sottorappresentate (oggi il 19% del totale). Perciò sono da prevedere delle cinquine ad alto tasso di inclusività.
Ecco i nostri pronostici relativi alle categorie principali.
Miglior Film
Nomadland di Chloé Zhao
Mank di David Fincher
Il Processo Ai Chicago 7 di Aaron Sorkin
Una Donna Promettente di Emerald Fennell
Judas and the Black Messiah di Shaka King
The Father di Florian Zeller
Minari di Lee Isaac Chung
Sound of Metal di Darius Marder
Ma Rainey’s Black Bottom di George C. Wolfe
Outsider
One Night in Miami di Regina King; Borat – Seguito di film cinema di Jason Woliner; Da 5 Bloods – Come Fratelli di Spike Lee
L’Academy nel 2009 ha deciso di assegnare le nomination a un numero varabile tra cinque e dieci film, scelti tra quelli capaci di raggiungere un determinato numero di voti da parte dei giurati. Di solito il numero dei candidati oscilla tra 8 e 9. Fuori discussione agli Oscar 2021 la presenza degli sguardi sulle altre Americhe di Nomadland, favorito dell’anno, e Minari; la lavoratissima cinefilia di Mank; gli affreschi storici sugli anni Sessanta di Il Processo Ai Chicago 7 di Sorkin e, in grande crescita di credito, Judas and the Black Messiah; il problematico ritratto femminile di Una Donna Promettente, trascinato dalla protagonista Carey Mulligan e dalla novità della regista e sceneggiatrice Emerald Fennell.
In bilico un pugno di altri titoli: Da 5 Bloods – Come Fratelli di Spike Lee, qualche mese fa lanciatissimo e oggi un po’ dimenticato, nonostante la candidatura al Miglior Cast dei Sag Awards; One Night in Miami di Regina King, ancora sugli anni Sessanta e sulla condizione della comunità nera, con l’ulteriore elemento di interesse della inedita regia al femminile di Regina King, gia premio Oscar come attrice; Ma Rainey’s Black Bottom, che sicuramente si farà valere nelle categorie degli interpreti e forse quindi anche come film; Soul, il cartoon Pixar favoritissimo nella sua categoria che potrebbe fare capolino tra le candidature anche qui. Sicuramente la mancanza di risultati al botteghino rende più complessa l’operazione di tastare il polso del gradimento e di anticipare i trend. Perciò i pronostici suonano più incerti.
Migliore Attrice protagonista
Viola Davis, Ma Rainey’s Black Bottom
Andra Day, The United States vs. Billie Holiday
Vanessa Kirby, Pieces Of A Woman
Frances McDormand, Nomadland
Carey Mulligan, Una Donna Promettente
Outsider
Amy Adams, Elegia Americana; Sophia Loren, La Vita Davanti A Sé; Rosamund Pike, I Care A Lot
Ce la farà Sophia Loren? L’impressione è che l’assegnazione a lei del primo Annual Award del neonato Museo dell’Academy sia il contentino per l’esclusione dalla cinquina degli Oscar 2021. Nella quale ci sono quattro nomi certi che ritornano di premio in premio: McDormand, Davis, Kirby, Mulligan. È la quinta casella a essere in discussione: a occuparla dovrebbe essere Andra Day per la sua Billie Holiday, vincitrice un po’ a sorpresa ai Golden Globes. Però i SAG Awards, che rispetto alle categorie degli interpreti fanno molto testo, le hanno preferito la scelta più tradizionale di Amy Adams, nel brutto Elegia Americana.
Migliore Attore protagonista
Riz Ahmed, Sound of Metal
Chadwick Boseman, Ma Rainey’s Black Bottom
Anthony Hopkins, The Father
Gary Oldman, Mank
Steven Yeun, Minari
Outsider
Sacha Baron Cohen, Borat – Seguito Di Film Cinema; Tom Hanks, Notizie Dal Mondo; Tahar Rahim, The Mauritanian
Posto che la vittoria è di Chadwick Boseman, che ha addirittura collezionato quattro nomination personali postume ai SAG Awards, si tratta di riempire le altre quattro caselle. Certi Hopkins, in una delle sue tipiche interpretazioni d’altra scuola, e l’Oldman di Mank, obiettivamente inaggirabile in cinquina. Riz Ahmed è molto accreditato per il ruolo del musicista metal che perde progressivamente l’udito. E poi Steven Yeun, anche lui nella cinquina dei SAG. Chances residue per il solido Tom Hanks in versione western di Notizie dal Mondo. Spero non faccia capolino Sacha Baron Cohen col suo pessimo Borat – Seguito Di Film Cinema.
Migliore Attrice non protagonista
Olivia Colman, The Father
Glenn Close, Elegia Americana
Amanda Seyfried, Mank
Youn Yuh-Jung, Minari
Maria Bakalova, Borat – Seguito Di Film Cinema
Outsider
Jodie Foster, The Mauritanian; Helena Zengel, Notizie Dal Mondo
La cinquina dei SAG Awards sarebbe sulla carta la più probabile degli Oscar 2021 con le intoccabili Colman e Close e la Youn Yuh-Jung di Minari, scelta anche dai britannici Bafta. E però non mi convince la bocciatura di Amanda Seyfried a vantaggio della giovanissima Helena Zengel di Notizie Dal Mondo e della Maria Bakalova di Borat – Seguito Di Film Cinema, film il cui credito continua a risultarmi misterioso. Poi c’è il dubbio legato alla vittoria a sorpresa della veterana Jodie Foster ai Golden Globes, che potrebbe aver influenzato i giurati dell’Academy, che hanno espresso il loro voto proprio nei giorni immediatamente successivi al premio della Hollywood Foreign Press Association.
Migliore Attore non protagonista
Jared Leto, Fino All’Ultimo Indizio
Leslie Odom Jr., One Night In Miami
Sacha Baron Cohen, Il Processo Ai Chicago 7
Chadwick Boseman, Da 5 Bloods – Come Fratelli
Daniel Kaluuya, Judas And The Black Messiah
Outsider
Paul Raci, Sound of Metal; Bill Murray, On the Rocks
Daniel Kaluuya, vincitore ai Golden Globes e ai Critic’s Choice Awards, è il vero favorito. Baron Cohen si rifarà della mancata candidatura come protagonista di Borat con il suo fumato Abbie Hoffman de Il Processo Ai Chicago 7; e pure Leslie Odom Jr. in versione Sam Cooke è fuori discussione. È da capire se, diversamente dai SAG Awards, gli Oscar 2021 escluderanno dalla cinquina Chadwick Boseman per Da 5 Bloods – Come Fratelli, visto il sicuro trionfo come attore protagonista, lasciando così una piazzola libera. Ma credo invece ci sarà, anche perché non sembrano esserci alternative particolarmente autorevoli. Basti pensare che è quasi certa pure la presenza di un Jared Leto al minimo sindacale, serial killer del mediocre Fino All’Ultimo Indizio.
Migliore Regista
Chloé Zhao, Nomadland
Emerald Fennell, Una Donna Promettente
David Fincher, Mank
Aaron Sorkin, Il Processo Ai Chicago 7
Lee Isaac, Chung Minari
Outsider
Regina King, One Night In Miami; Florian Zeller, The Father
È l’anno delle donne in quella che si preannuncia come la categoria simbolo del principio di inclusività. Tre registe candidate ai Golden Globes, quattro ai Bafta. Con la quasi certa vittoria di Chloé Zhao, che sarebbe la seconda donna in assoluto a trionfare dopo Kathryn Bigelow nel 2010 (e attesa al salto dal cinema indie a quello mainstream, col la regia del Marvel movie, The Eternals). Però credo che agli Oscar 2021 le donne in nomination saranno 2, perché Fincher e Sorkin sono inamovibili, e l’americano-coreano Lee Isaac assai probabile. Resta da capire chi la spunterà tra le esordienti Regina King ed Emerald Fennell.
Miglior Film Internazionale
Un Altro Giro di Thomas Vinterberg (Danimarca)
La Llorona – Le Lacrime Del Male di Jayro Bustamante (Guatemala)
Quo Vadis, Aida? di Jasmila Žbanić (Bosnia-Erzegovina)
Due di Filippo Meneghetti (Francia)
Collective di Alexander Nanau (Romania)
Outsider
Night Of The Kings di Philippe Lacôte (Costa d’Avorio); Cari Compagni di Andrej Končalovskij
Qui c’è una shortlist di 15 titoli dai quali scegliere la cinquina. Vinterberg ha vinto gli Efa, Jasmila Žbanić, autrice di Quo Vadis, Aida?, forte dramma che ricostruisce il massacro di Srebrenica, è anche candidata alla regia ai Bafta, Collective è bellissimo, ma potrebbe alla fine vincere come documentario – è in shortlist anche lì –, La Llorona è piuttosto accreditato, con nomination ai Golden Globes e Critics Choice Awards, le stesse ottenute anche dall’italiano Filippo Meneghetti, regista del film però francese Due.
Miglior Film d’animazione
Onward – Oltre La Magia di Dan Scalon
Over the Moon – Il Fantastico Mondo Di Lunaria di Glen Keane e John Kahrs
Soul di Pete Docter
Wolfwalkers – Il popolo dei lupi (Wolfwalkers) di Tomm Moore e Ross Stewart
The Croods: A New Age di Joel Crawford
Outsider
Shaun, vita da pecora: Farmageddon – Il film di Will Becher e Richard Phelan
Sì, lo sappiamo, ha vinto, pardon, vincerà Soul, ennesimo Oscar Pixar per l’animazione. E la cinquina, quasi sicuramente, sarà la stessa dei Golden Globes.
Miglior Documentario
Collective di Alexander Nanau
Time di Garrett Bradley
Crip Camp: A Disability Revolution di Nicole Newnham e James Lebrecht
The Truffle Hunters di Michael Dweck e Gregory Kershaw
Welcome to Chechnya di David France
Outsider
Dick Johnson Is Dead di Kisrten Johnson
È una delle pochissime categorie in cui l’Italia potrebbe entrare in cinquina (un’altra è il trucco e acconciatura, con il Pinocchio di Garrone in shorlist). Qui tra i quindici finalisti c’è invece Notturno di Gianfranco Rosi, con una candidatura però più debole rispetto al precedente Fuocoammare, con cui ottenne la nomination nel 2017. Nessuno lo segnala tra i favoriti, per Variety è addirittura quindicesimo su 15. Anche quest’anno sarà per un’altra volta. Almeno The Truffle Hunters, probabile nomination, è ambientato in Piemonte, tra i cercatori dei preziosi tartufi d’Alba.