La replica di William a Harry: “Non siamo razzisti, parlerò con mio fratello”

La replica di William a Harry, dopo la reazione della Regina all'intervista shock arriva quella dell'erede al trono: "Niente razzismo, parlerò con mio fratello"

replica di William a Harry

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Non siamo assolutamente una famiglia razzista“: questa la netta replica di William a Harry dopo l’intervista dei Duchi di Sussex che denunciavano discriminazioni in seno alla Royal Family, sostenendo tra le altre cose che vi fossero preoccupazioni per il colore della pelle del piccolo Archie.

La risposta del principe William a Harry è lapidaria: ai sospetti su un membro della famiglia – non citato da Meghan né dal secondogenito di Carlo – sollevati durante l’intervista esplosiva alla Cbs, il duca di Cambridge reagisce respingendo ogni accusa di razzismo.

Intervenendo in una scuola di East London, nella replica di William a Harry c’è anche la conferma che i due non si sentono molto spesso: l’erede al trono ha infatti aggiunto di non aver ancora parlato col fratello dopo l’intervista rilasciata ad Oprah Winfrey, ma ha assicurato che lo farà. “Gli voglio bene, ma siamo ormai su strade diverse“, ha chiosato il primogenito di Carlo.

Il riscontro di William a Harry è la seconda reazione all’intervista rilasciata dai Duchi dopo la nota diffusa da Buckingham Palace con le parole della stessa Regina Elisabetta II, che si è detta “addolorata per le sofferenze patite dal nipote e dalla sua sposa, assicurando di prendere “molto sul serio le accuse di razzismo” su cui saranno effettuate delle indagini interne. Dopo l’intervista la Winfrey ha specificato che non sono stati né la Regina né il Principe consorte Filippo gli autori dei commenti sulla pelle di Archie.

Con la replica di William a Harry le tensioni tra gli ex membri senior e il resto dei Windsor si confermano palpabili e il dibattito sulle rivelazioni della coppia non accenna a placarsi nel Regno Unito: i tabloid ma anche “l’istituzione monarchica” sono finiti nel mirino di Harry e Meghan con accuse pesanti di razzismo, sessismo e disattenzione nei confronti di problemi di salute mentale. Tanto potenziale materiale per gli sceneggiatori della serie Netflix The Crown, ma il suo creatore Peter Morgan ha assicurato che il suo period drama non arriverà a trattare le vicende contemporanee.