I Goya Awards 2021 in Spagna saranno ricordati per diversi episodi spiacevoli, tra cui alcuni commenti sessisti nei confronti di attrici presenti alla serata e la polemica su Naja Nimri e la sua mascherina in tulle, completamente inutile dal punto di vista della prevenzione del contagio da Coronavirus.
L’edizione degli Oscar del cinema spagnolo si è tenuta a Malaga nel rispetto dei protocolli sanitari, ma con le prime immagini dal red carpet è montata la polemica su Najwa Nimri, volto di Vis a Vis e La Casa di Carta: l’attrice, chiamata ad introdurre la premiazione alla Miglior Canzone Originale, si è presentata di fatto senza un presidio sanitario, ma con un velo di tulle sul volto che non può essere considerato una mascherina.
In rete è emerso almeno un altro episodio del genere che l’ha riguardata, ad un’altra premiazione nell’ottobre 2020, alimentando la polemica su Najwa Nimri e innescando accuse di negazionismo, nonostante l’attrice abbia giurato che la sua mascherina è “omologata e protettiva“.
In realtà, a prescindere dalla polemica su Najwa Nimri, non è la prima volta che gli operatori sanitari ricordano che le mascherine in tessuto semitrasparente non servono a prevenire le infezioni da Covid-19, per quanto siano molto diffuse in Spagna: la Società Spagnola di Farmacia Clinica, Familiare e di Comunità (Sefac) ha già dichiarato in passato che le maschere semitrasparenti in commercio “non hanno nulla a che fare né con la mascherina chirurgica né con la FFP2“. Ciò nonostante sono ancora molto diffuse ed usate ed è grave che lo faccia chi ha una visibilità tale da salire sul palco del più prestigioso premio cinematografico del Paese.
najwa es negacionista…. era de esperar pero aun asi duele https://t.co/kTOwQuIJqa
— miraquetediga (@durmint) March 7, 2021
Ha dicho Najwa Nimri que está homologada. Pero lo mismo pasó con estas otras que decían estar homologadas pero finalmente han sido retiradas. Muy populares en el país Vasco sobre todo. Y acabo de leer que se siguen viendo en las calles las mascarillas de rejilla. pic.twitter.com/vCc8W1XN8J
— Susana Ford ✨🎧✨ (@SusanaFord) March 6, 2021
Ma la polemica su Najwa Nimri ai Goya non è terminata con il gala: all’indomani, al suo ritorno a casa a Madrid, un gruppo di giornalisti l’ha intercettata fuori dalla stazione per farle delle domande sull’esito dei premi e sulla sua pseudo-mascherina contestata. Domande a cui l’attrice, visibilmente infastidita, non ha risposto (“Ma siete seri? Fate sul serio?“), guardandoli in silenzio per un po’ con fare minaccioso, per poi aggredire alcuni di loro. La Nimri ha chiesto ripetutamente di spegnere le telecamere, finché ha usato le mani per abbassare una di esse e ha mimato un pugno nei confronti di un’altra giornalista che la stava riprendendo, poi è andata via.
La polemica su Najwa Nimri è approdata così nelle tv spagnole dell’indomani dei Goya Awards 2021: il suo atteggiamento violento con la stampa ha richiamato alla memoria il suo personaggio più iconico, quello di Zulema in Vis a Vis, dal quale, almeno in quest’occasione, sembra non essere mai uscita.
👇El brutal enfado de Najwa Nimri con unos periodistas a su llegada a Madrid.
— La Redacción (@laredaccion) March 8, 2021
🎙️ @javihoyos
💜 #LaRedacción26 en @telemadrid 🎥https://t.co/M8S9FAdwt8 pic.twitter.com/LLHhyXeLgD
La polemica su Najwa Nimri è finita in tendenza su Twitter in Spagna, tanto che poche ore dopo, usando l’hashtag #NoQuieroSerTendencia (“non voglio essere in tendenza“) l’attrice ha pubblicato un messaggio di scuse, in cui ammette che il suo comportamento davanti alle telecamere “è stato deplorevole” e senza scusanti.
#noquierosertendencia mi comportamiento frente a las cámaras del otro día fue lamentable.. te pido perdón no tengo excusas .
— najwa (@Najwa_Nimri) March 9, 2021