Esce venerdì 29 gennaio il nuovo album di Michele Bravi. La Geografia Del Buio è un concept album che arriva 4 anni dopo Anime Di Carta, anticipato dai singolo La Vita Breve Dei Coriandoli e Mantieni Il Bacio.
10 tracce, tra le quali i due singoli che hanno anticipato il progetto e un brano interamente strumentale che Bravi ha registrato quando la parola era ancora molto lontana dal suo presente.
Addolorato e ferito, immerso nel buio, Michele Bravi adesso parla di quel dolore che non lo ha lasciato respirare. A salvarlo una persona che definisce “angelo”, che gli è stata accanto nei momenti più difficili sostenendolo ed aiutandolo a trovare una geografia, nel suo buio. Da qui nasce il nuovo disco, da una promessa fatta a quell’angelo custode che oggi si trova dall’altro lato del mondo ma sempre presente nella vita di Michele Bravi.
“La Geografia Del Buio è un racconto attraverso la ferita del mondo. Una perdita di aderenza dal reale e il tuffo in un’oscurità che racchiude in sé la violenza della vita e riscopre nell’amore l’unica salvezza. Un amore che non combatte il male ma che aiuta a disegnarne la geografia“, racconta l’artista che presenta La Geografia Del Buio alla stampa.
Un incontro in streaming, a causa delle regole anti covid-19, in cui Michele Bravi ha chiesto di non avere moderatori né mediatori. Voleva rimanere da solo per raccontare il suo nuovo progetto perché è un disco che nasce dalla solitudine e nella solitudine voleva spiegarlo.
“Ho richiesto di essere da solo perché questo disco nasce dalla solitudine più grande che abbia mai conosciuto. Questo disco è una grande riflessione sul dolore”, le sue parole introduttive sull’album in uscita il 29 gennaio.
La Geografia Del Buio
La Geografia Del Buio non vuole insegnare ad uscire dall’oscurità ma incoraggiare a conviverci. Michele Bravi lo premette: dal nuovo album non ci si può aspettare la formula che consente di uscire da un momento di difficoltà, piuttosto ciò che ci aiuta a conviverci, mostrando il dolore e insegnando ad ascoltarlo e seguirlo, attraversarlo, oltrepassarlo.
“La Geografia Del Buio è il disegno di un labirinto, è una storia che racconta come si convive con il buio. Non giudica il dolore, va ascoltato e seguito come un sentiero perché attraverso quel buio e attraversandolo trova un modo per dare uno spazio al dolore”, le parole del cantante che sottolinea l’importanza della terapia e quella di ascoltare il proprio corpo.
A salvare Michele Bravi è stato il suo buon angelo, nella sua vita al momento giusto, che lo ha spinto verso un percorso terapeutico con uno specialista. Solo parlando del dolore e guardandolo negli occhi, Bravi ha imparato a conviverci.
Scritto e registrato nel salotto di casa, nel disco troviamo (anche, in sottofondo) i suoni tipici della quotidianità.
Mantieni Il Bacio, il nuovo singolo
A scrivere Mantieni Il Bacio, il nuovo singolo di Michele Bravi, è stata l’amica autrice Federica Abbate. La canzone risale a quando la Abbate aveva 8 anni ed è stata scritta dopo la morte di sua nonna. Per decenni è rimasta chiusa in un cassetto in attesa del testo giusto. Solo adesso ha incontrato le parole del bacio. A proposito della Abbate, Bravi sottolinea: “Federica è una delle mie migliori amiche”.
Mantieni Il Bacio è “la canzone più potente che abbia cantato chiude dentro anche il male più grande della mia vita”.
Sette Passi Di Distanza
Un’altra traccia portante del disco è Sette Passi Di Distanza, scritta dopo aver ricevuto un messaggio vocale che l’artista inserisco nello special dell’album. Si tratta di una traccia interamente strumentale, registrata quando la parola era ancora troppo lontana dalla vita quotidiana di Michele Bravi.
“Non ero capace a parlare e quindi questa canzone non ha le parole, fatta solo di pianoforte”; è stata registrata nella sua imperfezione della prima esecuzione.
La promessa
La Geografia Del Buio nasce da una promessa. “Qualcuno ha condiviso il suo dolore con il mio e mi è stato chiesto di usare la musica per fare quello stesso dono che ho ricevuto. Questo disco è la dimostrazione che ho mantenuto la promessa”, racconta Bravi che con il nuovo album affronta e racconta il suo dolore, portandolo al cospetto del pubblico, affinché possa aiutare e sostenere anche qualcun altro.
Proprio come quel buon angelo ha fatto con lui, ora Michele condivide il suo dolore con gli altri, nel modo che sa fare meglio: in musica.
Il supporto dei colleghi
Immerso nel suo dolore, Michele Bravi ha potuto contare sul supporto di alcuni colleghi, innanzitutto su tutti coloro che hanno contribuito al disco. Non sono mai mancate Federica Abbate e Chiara Galiazzo, presenze costanti, ma ha scoperto anche l’umanità di persone insospettabili.
Parla di “gesti piccolissimi di umanità che hanno avuto una forza propulsiva enorme; senza questi gesti non sarei qui”. Nomina Fiorello e Maria De Filippi ma anche Fedez e Chiara Ferragni.
Fedez lo ha invitato a Los Angeles e lo ha accolto a casa sua con “umanità infinita”. “Sentirsi accolto da persone che non vogliono prendere da te nulla ma che vogliono vederti splendere nel tuo buio è bellissimo, a queste persone sono grato”, conclude.
Il tour
Pensare ad un tour, ad oggi, è prematuro. In piena pandemia da Covid-19, Michele Bravi non ha chiaramente potuto programmare concerti.
“Era previsto un grande tour ma il nostro mondo è cambiato e stiamo vivendo nell’incertezza, c’è la volontà ovviamente e spero di poterci lavorare, nel momento in cui ci sarà la possibilità”, le sue parole su un possibile ritorno sul palco.