Gli ascolti tv di Made in Italy spiazzano tutti questa mattina. Chi sperava in un insuccesso della fiction di Canale5 si sbagliava (ma non di grosso) mentre chi si aspettava un vero e proprio boom (alla luce di quello che è il suo cast stellare) è rimasto fermo al palo, risultato? Sui social i commenti si sprecano e gli spettatori si dividono da chi ne decreta già il successo e chi invece grida al flop, ma dove sta la verità? In questo caso ci sentiamo possibilisti.
Made in Italy ha portato a casa ieri sera un buon 13.7% di share, un ottimo risultato se teniamo conto del fatto che il suo competitor diretto era il match Juventus Genoa in onda su Rai1 che si è fermato poco sopra il 18%. Non si può nemmeno dimenticare il profondo rosso in cui versa il prime time Mediaset, soprattutto quando si parla di fiction, e quindi il risultato del piccolo gioiellino di Taodue è apprezzabile sperando che dalla settimana prossima non sarà vittima del normale calo fisiologico o delle manovre Mediaset che solitamente approfittano un po’ di questo barlume di luce per promo senza fine o slittamenti di orari che mettono a dura prova lo spettatore.
Nei giorni scorsi anche la novità de I Fratelli Caputo aveva chiuso con un ottimo 14.6% di share e questo lascia ben sperare per il futuro della fiction Mediaset che, ripulitasi dal melò di Garko e compagni, potrebbe finalmente tornare ai fasti di un tempo. Sarà davvero così?
Al momento sappiamo che Made in Italy tornerà in onda la prossima settimana, il 20 gennaio, con la seconda puntata in cui Irene e Monica convivono e mentre quest’ultima fa collezione di amanti, la prima è convinta di ritornare con Luigi che ha organizzato a casa Mastrangelo la cena di fidanzamento. I suoi impegni le permetteranno di tornare in tempo? Sembra proprio di no visto che dovrà andare a Sumirago presso la fabbrica Missoni per ritirare alcuni capi per uno shooting.
Veramente quelli che scioccamente definite “melo’ di Garko e compagni”, scritti da un autore che si è pure suicidato (e complimenti quindi per il rispetto), hanno fatto molto più successo dei flop degli ultimi anni e di questo prodotto che nel primo episodio era una fin troppo fastidiosa scopiazzatura de Il diavolo veste Prada. Titoli come Il Bello delle donne o L’onore e il rispetto resteranno nei ricordi, questa roba no, cari miei.