Radio Deejay scherza su Harry Styles e scoppia la bufera. Da diversi minuti è esploso l’hashtag #radiodeejayisoverparty, espressione anglosassone che indica una realtà che ha perso di valore. L’argomento è la sessualità del cantautore britannico con un sottile riferimento a quegli scatti in cui si era mostrato in abiti femminili.
In molti avevano sostenuto che quella scelta facesse rima con omosessualità come se un orientamento sessuale fosse un problema, e da più parti erano arrivati forti manifestazioni di dissenso. La bufera su Radio Deejay è arrivata a seguito dell’affermazione: “È guarito” pronunciata da uno degli speaker prima di continuare con la relazione con Olivia Wilde di cui si è parlato tanto nelle scorse settimane.
“Ci sono molte interpretazioni sulla sua sessualità, dicono che è guarito. Sto scherzando, ovviamente. E pare che stia con Olivia Wylde”.
Lo speaker ha subito parlato di scherzo, ma questo non è bastato a placare l’insurrezione dei fan dell’artista che hanno fatto letteralmente schizzare in vetta ai trend l’hashtag di dissenso nei confronti di Radio Deejay. “Siete feccia umana“, scrive una ragazza, e altri si uniscono alle proteste definendo “ingiustificabile” la frase che ha scatenato le polemiche e che ora viene condivisa insistentemente sotto forma di video senza immagini per dimostrare che quella frase è stata pronunciata realmente.
Parlare di malattia quando ci si esprime sugli orientamenti sessuali è ancora benzina per dibattiti che non sono destinati a spegnersi. Esistono ancora parti politiche, per esempio, che insistono nel definire malattia tutti gli orientamenti che non corrispondono al mondo etero, ed è per questo che anche una battuta innocente buttata lì per fare un po’ di black humour non viene intesa come scherzo.
Dal momento che Radio Deejay scherza su Harry Styles la polemica non trova tregua e in questi minuti diversi utenti stanno bombardando i canali social dell’emittente radiofonica per condannare quella frase e difendere l’artista: alcuni chiedono le dimissioni degli speaker e la chiusura della radio, altri pretendono le pubbliche scuse.