Work in Progress, su NOW TV dal 10 dicembre un’inedita dark comedy tra questioni di genere e salute mentale

Si svela finalmente al pubblico italiano uno dei tesori meno noti ma più preziosi della serialità del 2020

Theo Germaine e Abby McEnany in Work in Progress su NOW TV

[Showtime, YouTube]


INTERAZIONI: 1

Ha raggiunto la mezza età, si definisce una queer fat dyke, ha un disturbo ossessivo compulsivo e l’impressione che la vita non abbia il minimo spazio per una persona altra come lei. È Abby (Abby McEnany), protagonista di Work in Progress, su NOW TV dal 10 dicembre con gli episodi di una prima stagione che è tra gli esperimenti televisivi più riusciti dell’anno. La premessa è decisamente oscura: se entro 180 giorni la vita non darà un segnale di virata, Abby la farà finita. Ed è così convinta che le cose prenderanno una pessima piega da far fatica, ogni santo giorno, ad accettare che in realtà ci siano ancora piccole, straordinarie opportunità da cogliere.

Work in Progress su NOW TV rischiara quest’oscurità con un’autoironia che non dimentica mai il potere curativo della compassione. La salute mentale di Abby – e il suo deteriorarsi – non sono osservate con crudeltà né con intenzioni di giudizio. Anzi, è catarica la capacità della serie, e della sua protagonista, di sorridere di ogni circostanza sfortunata e trarne un’opportunità di riflessione. Perché non si può che riflettere, quando la vita decide di sorprendere una lesbica di mezza età, grassa e brizzolata offrendole rapporti umani genuini e una relazione palpitante con un ragazzo trans di vent’anni più giovane.

Chris (Theo Germaine, visto di recente in The Politician di Ryan Murphy) arricchisce di cuore, fascino e dolcezza il mondo di Work in Progress su NOW TV. Il suo arrivo, e la pazienza con cui aspetta di trovare posto nel microcosmo rigidamente categorizzato di Abby, rovesciano una delle ultime certezze della protagonista. Allo stesso tempo, però, le schiudono una gamma di possibilità così ampia da portarla a mettere in discussione l’intera faccenda dei 180 giorni.

Già rinnovata per una seconda stagione da Showtime, Work in Progress si fa strada nel cuore del pubblico con appena otto episodi da trenta minuti ciascuno. Creata da Abby McEnany, Tim Mason e Lilly Wachowski – al timonedel franchise di Matrix, di V per Vendetta, Cloud Atlas e Sense8 con la sorella Lana –, Work in Progress su NOW TV apre le porte di una rappresentazione queer senza precedenti televisivi. La cosa particolare della nostra serie è che non racconta soltanto di persone queer “gradevoli”, ha spiegato McEnany nel presentare Work in Progress a IndieWire. Per l’America media, o qualsiasi tipo d’America, io non sono una persona queer gradevole. Giusto? Sono una lesbica grassa, rumorosa, brizzolata, mascolina, un casino.

Work In Progress: Season 1
  • Audience Rating: NR (Non valutato)

Ma l’obiettivo di questa serie, spero, è far capire alla gente lì fuori che si sente isolata che esiste una vita senza vergogna, e che bisogna tenere duro. […] Vedere [sullo schermo] un personaggio grasso, non giovanissimo che sta con una persona giovane e sexy è… rivoluzionario anche per me. Il modo in cui le persone grasse sono denigrate… E devo dire, ho anche un’enorme vergogna interiore. Il peso è una parte importante della mia storia. La cosa divertente è che non mi vergogno della mia espressione di genere o della mia sessualità o dei miei disturbi mentali, ma di questa storia del peso. […] Non ne sono orgogliosa, me ne vergogno. Direi che mi vergogno della mia vergogna, e questa è una parte importante della serie. È qualcosa di profondamente catartico, per me, ha concluso.

Gli otto episodi della prima stagione di Work in Progress sono disponibili su NOW TV dal 10 dicembre. Gli interpreti principali della serie sono Abby McEnany (Abby), Karin Anglin (Alison), Celeste Pechous (Campbell), Julia Sweeney (una versione romanzata di sé), Theo Germaine (Chris). Tra le guest star figura anche Weird Al Yankovic in una versione romanzata di sé.

Questo il trailer di Work in Progress, su NOW TV:

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