Il finale di Ted Lasso 3 chiude una stagione, ma anche una serie tv. Siamo stati mesi a smentire, fare ipotesi, su una possibile continuazione. L’ultimo episodio della comedy di Apple TV+, però, sembra sciogliere ogni dubbio: la serie è davvero finita.
Ted Lasso gioca la sua ultima partita e lo fa usando la parolina magica con cui ha conquistato la sua squadra: “believe”. Crederci. Abbiamo conosciuto l’AC Richmond quando era la Cenerentola del calcio inglese. Ultima in classifica, il suo destino è stato messo nella mani di un allenatore di football americano.
Ted (Jason Sudeikis) non è uno squalo e non gioca sporco, prende la vita di petto e trova sempre il lato buono in ogni situazione. Il suo inguaribile ottimismo in realtà è una maschera che indossa per nascondere le sue fragilità, quegli attacchi di ansia che lo tormentano tanto da spezzargli il fiato. Eppure Ted riesce a trasformare queste sue insicurezze in un vantaggio, che usa per spronare i suoi calciatori a dare il meglio di se stessi. A capirsi, e ad aprirsi con gli altri, perché nessuno è davvero mai solo.
In tre stagioni è stato in grado di trasformare una squadra di giocatori di calcio, tutti diversi tra loro, ciascuno con la propria storia, in una famiglia. La stessa famiglia alla quale lui si è abituato. Perché, come dice lui nel finale di Ted Lasso 3, “Nessuno posto è come casa. Ma nessun posto è come il Richmond.”
La citazione illustre a Il Mago di Oz non è casuale, ed è spesso ripetuta all’interno della serie. Ted è stato trasportato dall’America all’Inghilterra come un uragano; ha incontrato delle figure che lo hanno introdotto al gioco del calcio inglese, e lentamente è diventato uno di famiglia. Si è sentito parte di qualcosa, forse per la prima volta. A Ted non servono le scarpette rosse di Dorothy per fare magie, ma solamente il buon cuore e tanta passione. Finché arriva il momento di tornare a casa, negli Stati Uniti.
Il Richmond gioca la sua ultima partita che vale il primo posto nella Premiere League. Tra lacrime, ricordi e tanta nostalgia, i giocatori (da Sam e McAdoo, che segna un rigore da fantascienza, a Jamie Tartt, uno dei personaggi meglio riusciti della serie), la squadra di Ted vince contro l’eterna rivale West Ham, gestita dall’antagonista della storia, Rupert, ex marito del boss del Richmond, Rebecca.
Quest’ultima ha però deciso: se Ted se ne va, anche Rebecca molla tutto. Un finale romantico per i due? Nient’affatto. Sebbene i fan si aspettassero un colpo di scena finale, dato che i segnali c’erano stati ed erano sempre stati là, le loro strade si separano in maniera amichevole.
Ted Lasso 3 si conclude con un finale dolce-amaro; Ted, conclusa la sua missione, torna negli USA da solo, dato che l’amico e co-coach Beard lo lascia per seguire il suo cuore, per stare vicino alla sua famiglia, e in particolare il figlio Henry. Rebecca rivede un uomo olandese con cui era scoccata la scintilla ad Amsterdam; ogni calciatore trova il suo lieto fine, coronando i suoi sogni.
Sebbene il finale non accontenti proprio tutti, bisogna dire che Ted Lasso è e resterà una delle migliori serie tv degli ultimi anni. Lo show di Jason Sudeikis ci ha insegnato che la vita è come una partita di calcio: si perde, si vince, e ci si può accontentare con un pareggio. Spetta a noi crederci e portare a casa il risultato, qualunque esso sia. L’importante è provarci, e ricominciare a farlo a ogni calcio d’inizio. Finché qualcuno non fischia al 90° minuto.