Leo Gassmann da Maurizio Costanzo, porta avanti quella che è diventata una vera e propria tradizione da tramandare di padre in figlio. Leo Gassmann è stato ospite del Maurizio Costanzo Show ed accolto in studio con le immagini di suo nonno, Vittorio Gassmann, e di suo padre, Alessandro Gassmann, presenti nella stessa trasmissione nel 1994.
“Vittorio Gassmann è stato uno dei miei più cari amici”, racconta Costanzo, che dopo aver ospitato Vittorio e Alessandro, dice a Leo: “Adesso ci sei tu”.
“Credo tu debba fare questo mestiere e fregatene se qualcuno dice ‘Beh, grazie, si chiama Gassmann’. Si chiama Gassmann ma è bravo come il padre e come il nonno”, sono le parole di Maurizio Costanzo per Leo Gassmann.
Il conduttore ricorda il trionfo del giovane al Festival di Sanremo, tra le Nuove Proposte, con il brano Vai Bene Così ma non è questa la canzone con la quale Leo Gassmann si esibisce. Sceglie di cantare Mr. Fonda, uno dei brani contenuti nell’album d’esordio Strike, una canzone scritta per Peter Fonda, un grande amico di famiglia scomparso lo scorso anno.
Per Leo, Fonda è stata una sorta di seconda figura paterna e a tal proposito ricorda: “Mi ha insegnato tante cose”. La dedica a tutte le persone che non ci sono più. Il video dell’esibizione è disponibile su WittyTV.
“Caro Leo, è proprio il caso di dire che buon sangue non mente”, commenta Costanzo al termine dell’esibizione dal vivo e anche Simona Ventura – ospite della stessa puntata – osserva il suo talento: “Il testo è bellissimo, è anche un grande autore. Non farti abbattere da niente e da nessuno”.
Mr. Fonda (testo)
La gente lo sa che tra di noi
c’è qualcuno che aspira alla vita da eroe,
la gente che sa com’è difficile
rinunciare a qualcosa che ha dell’impossibile.
In fondo lo diceva anche Cohelio
che un bravo guerriero della luce
predispone di un carattere segace,
nonostante possa essere precoce.
In fondo lo diceva anche Bob Marley
che i soldi non ti danno la felicità,
e ho imparato ad apprezzare ogni momento,
a proiettarmi nell’immagini dello spazio-tempo.
Perchè la gente non sa rinunciare alla felicità!!!
E quando arriverà quel giorno in cui
me ne dovrò andare oltre le nuvole o poco più in là,
ti prego, prendimi per mano e insegnami a planare
sopra i tetti delle più belle città!!!
Per non finire!!! Per non sparire!!!
La gente non sa cos’è la paura
fino a quando la vita non diventa più dura.
La gente non sa com’è soffrire
fino a quando la rosa non perde pure le spine.
In fondo lo diceva anche Cohelio
che un bravo guerriero della luce
predispone di un carattere sagace,
nonostante possa essere precoce.
In fondo lo diceva anche Bob Marley
che i soldi non ti danno la felicità,
e ho imparato ad apprezzare ogni momento,
a proiettarmi nell’immagini dello spazio-tempo.
Perché la gente non sa rinunciare alla felicità!!!
E quando arriverà quel giorno in cui
me ne dovrò andare oltre le nuvole o poco più in là,
ti prego, prendimi per mano e insegnami a planare
sopra i tetti delle più belle città!!!
Per non finire!!! Per non sparire!!!
E quando arriverà quel giorno in cui
me ne dovrò andare oltre le nuvole o poco più in là,
ti prego, prendimi per mano e insegnami a planare
sopra i tetti delle più belle città!!!
Per non sparire! Per non finire!
Per non morire