La notizia della riapertura delle scuole in Campania ha decisamente colpito, nel bene o nel male, molti genitori della regione del governatore De Luca. Da una parte, erano in molti ad attendere il passo in avanti che si concretizzerà dal prossimo 24 novembre ma solo per le scuole dell’infanzia e le classi prime della scuola primaria. Su un altro fronte, molti padri e madri continuano a ritenere che la mossa sia incredibilmente azzardata e che dunque gli istituti dovrebbero continuare a restare chiusi per ogni ordine e grado. Restano tuttavia numerosi dubbi relativi alla nuova ripartenza, in particolare sui test “su base volontaria” ai quali dovrebbe sottoporsi il personale docente e non docente ma anche i bambini.
L’ultima comunicazione ufficiale sul sito della Regione Campania fa riferimento alla riapertura delle scuola ma “previa” effettuazione dei test, pure definiti volontaria. Da un certo punto di vista dunque, l’effettuazione della prova di contagio o meno dal virus Covid-19 sembra essere necessaria per il rientro tra i banchi ma, dall’altra si parla comunque di procedura volontaria.
Nelle ore precedenti alla pubblicazione della decisione definitiva per la riapertura scuole in Campania, diverse fonti come Il Mattino avevano fatto riferimento al via, a tappetto, di test antigenici nella settimana precedente al rientro, in pratica da domani 16 novembre. Per chi on lo sapesse, si tratta di tamponi rapidi con risultati entro 15 minuti che funzionano con la ricerca della presenza di proteine di superficie del virus. I tempi ristretti per ottenere i risultati fanno preferire questa soluzione nelle scuole a quella dei tamponi molecolari classici per i quali si devono attendere anche 24 o 48 ore.
Si attende dunque che almeno da domani 15 novembre giungano notizie precise proprio sulla somministrazione o meno dei test in vista della riapertura scuole in Campania. Soprattutto andrebbe meglio chiarita la loro non obbligatorietà per tutti, alunni compresi.