Sono assicurate le massime prestazione per i prossimi smartphone Huawei, almeno quelli di fascia alta come il Mate 40 presentato solo nella giornata di ieri. Le performance dei dispositivi del produttore cinese non caleranno più o meno vistosamente con il tempo e comunque almeno non per i primi 3 anni di vita, ossia un lasso di tempo per il settore dei dispositivi mobili davvero ampio. Lo ha dichiarato, senza mezzi termini, il CEO Richard Yu presentando una tecnologia che va proprio nella direzione di preservare le componenti hardware di un telefono per lunghi 36 mesi.
Il fulcro dell’innovazione tecnologica dei nuovissimi Huawei Mate 40 è rappresentato da processore Kirin 9000. Il chip è migliorato in termini di consumo energetico e prestazioni e questo garantirà un plus inequivocabile sulle attuali ammiraglie, ossia il mantenimento di performance sempre elevate ma soprattutto costanti. In termini numerici e pratici, sempre Richard Yu ha parlato di un abbassamento delle prestazioni di solo il 2,5% dopo ben 36 mesi di utilizzo del dispositivo, ossia dopo ben 3 anni.
per fare un paragone con il recente passato, le prestazioni della serie Huawei Mate 20 sono invece diminuite del 5% in 18 mesi, quindi il doppio in un lasso di tempo dimezzato. Il passo in avanti compiuto dalla nuova tecnologia del chip Kirin 9000 è dunque innegabile. Proprio per questo motivo ha più che un senso il nuovo claim collegato all’ultima serie ammiraglia ossia “Born Faster, Stay Faster”. Gli ultimi arrivati insomma sono nati più veloci e resteranno tali nel tempo.
Non c’è dubbio che dopo i Huawei Mate 40, la stessa tecnologia del chip Kirin 9000 sarà impiegata su altri smartphone Huawei. Ad esempio, non ci sono particolari perplessità sul fatto che anche i prossimi Huawei P40 potranno usufruire della stesa importante innovazione ma anche altri dispositivi di punta in arrivo nel 2021. Il mancato abbattimento di prestazioni per lungo tempo sarà di certo un fiore all’occhiello del produttore di qui a molti mesi.