Lady Gaga rinuncia al nome d’arte, ecco perché sarà solo Stefani Germanotta per 21 giorni (video)

Ecco perché Lady Gaga rinuncia al nome d'arte fino al 3 novembre: "Vi parlerò soltanto come Stefani Germanotta"


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Orgogliosa del suo nome italiano, Lady Gaga non userà più il suo nome d’arte per le prossime tre settimane, ma parlerà al suo pubblico solo come Stefani Germanotta. La scelta non è casuale: il 3 novembre ci sono le presidenziali americane e la popstar newyorchese vuole spendere il proprio nome, quello vero, per fare campagna elettorale.

Non più Lady Gaga, ma Stefani Angelina Joanne Germanotta: questo il suo nome all’anagrafe – come ricordava sul palco di Milano durante il Joanne World Tour affermando le proprie radici siciliane – con cui la cantautrice e attrice si impegnerà a ricordare al suo pubblico e a chi la segue online l’importanza di registrarsi per le consultazioni presidenziali e andare a votare.

Nel video in cui annuncia di voler rinunciare per 21 giorni all’etichetta di Gaga per essere solo Stefani Germanotta, la popstar parla direttamente in camera rivolgendosi alla platea di decine di milioni di persone che la segue via Facebook, Twitter ed Instagram, invitandole ad utilizzare una delle tante piattaforme online che aiutano gli elettori nella procedura di registrazione per il voto – necessaria ad ogni consultazione elettorale negli USA e spesso causa di astensione – e spiegano le modalità con cui è possibile votare nei diversi Stati. Un messaggio rivolto evidentemente al suo pubblico residente negli Stati Uniti, ma che avrà ugualmente un’eco mondiale.

Molti di voi mi conoscono come Lady Gaga, ma il mio vero nome è Stefani Germanotta e per i prossimi 21 giorni vi parlerò come Stefani. Con questo nome voterò in California. Non avrei mai immaginato che il mondo e che il nostro Paese potessero vivere questa situazione in questo momento. Immagino che lo stesso valga anche per tutti voi, ma non voglio parlare per voi. Questo è un momento difficile e sfidante per tutti, ma nonostante sia dura voglio che ricordiate che lottare è giusto, che la vostra voce è importante e che anche il vostro voto conta. Il 3 novembre sta per arrivare, è il giorno delle elezioni. I miei amici del sito no profit turbovote.org vi spiegano molto semplicemente come votare, come registrarvi – siete ancora in tempo se non lo avete ancora fatto – vi ricordano cosa fare con una notifica sul vostro smartphone, vi aiutano ad essere sicuri che la vostra voce sia ascoltata nella nostra democrazia che appartiene a tutti noi. Le nostre voci danno forma al mondo, rendono la nostra democrazia ciò che è. Ricordate che siamo più forti quando parliamo.

Convinta contestatrice di Trump, contro cui ha protestato anche scendendo in piazza, la Germanotta non ha fatto in questa sede il suo endorsement per il candidato democratico Jo Biden, ma la sua preferenza è a dir poco scontata. Con lo stesso Biden, peraltro, nel 2017 Lady Gaga aveva partecipato ad una campagna contro le molestie sessuali e la violenza di genere, prima che lo stesso Biden, quest’anno, fosse accusato di aggressione a sfondo sessuale da parte di una sua ex collaboratrice, Tara Reade, per un episodio risalente agli anni Novanta.