La Tehran di Apple TV+ vive tra suspense e umanità in uno spy thriller tutto da divorare

La serie scorre senza intoppi e tiene incollati allo schermo sfruttando gli espedienti delle spy story più riuscite e tratteggiando storie personali ricche di umanità

Niv Sultan in Tehran, su Apple TV+ dal 25 settembre 2020

[Apple TV+]


INTERAZIONI: 6

La delicata materia delle relazioni fra Iran e Israele può essere osservata in termini di scontri ideologici e millimetriche mosse d’intelligence, oppure narrata dall’altrettanto complesso punto di vista delle relazioni fra popoli per i quali c’è sempre molto in gioco. O, perlomeno, questi sono gli estremi sui quali le narrazioni più pigre possono assestarsi per svelare un lato della storia. Ciò che invece fa Tehran, su Apple TV+ dal 25 settembre con i suoi primi tre episodi, è occupare lo spazio fra questi estremi per dar conto in maniera più compiuta dell’intrecciarsi delle istanze più disparate.

Le vicende al centro dello spy thriller – che qualcuno ritiene già la nuova Homeland – riguardano Tamar (Niv Sultan), giovane hacker e agente del Mossad, inviata in una missione sotto copertura nella capitale iraniana per predisporre un attacco militare a un reattore nucleare da parte delle forze militari israeliane. Le cose, però, prendono presto una brutta piega: vecchie conoscenze, sconosciuti insidiosi e puri e semplici imprevisti costringono Tamar a rinunciare al piano originario, e a concentrarsi invece sulla necessità di sfuggire ai controlli nemici. Sulle sue tracce c’è infatti il capo delle Guardie rivoluzionarie dell’Iran, Faraz Kamali (Shaun Toub), messo in allarme da una sua stessa brillante intuizione.

La Tehran di Apple TV+ dimostra di eccellere fin da subito nell’uso degli strumenti tipici delle spy story. La posta in gioco è elevatissima e l’opposizione tra le due forze in campo – Israele e Iran – non potrebbe essere più netta. Nonostante si osservino gli eventi dal punto di vista della protagonista, appare presto evidente come l’intento della serie non sia porre i buoni contro i cattivi. Al contrario, la freddezza e la competenza calcolatrice delle due forze governative si dimostrano pressoché equivalenti e ben lontane dalle storie personali dei popoli israeliano e iraniano.

Mentre il Mossad e le Guardie rivoluzionarie combattono le loro silenziose battaglie, infatti, Teheran è popolata da un’umanità variegata, alle prese sia con scottanti questioni sociali sia con piccole beghe familiari. La polarizzazione resta comunque evidente, soprattutto nel caso degli scontri fra i giovani desiderosi di libertà e cambiamento e i coetanei legati alle tradizioni e allo spirito più conservatore della società in cui vivono.

Homeland Stg.1 (Box 4 Dvd)
  • Danes, Lewis, Baccarin, Pace, Saylor, Patinkin (Actor)

Visti i primi tre episodi e in attesa di conferme dal prosieguo di stagione, la Tehran di Apple TV+ riesce a mantenere la promessa del creatore e showrunner Moshe Zonder di tratteggiare storie personali che, fra i meandri delle classiche spy story, ambiscono al racconto dell’identità, della famiglia, dell’istinto di appartenenza nel senso più ampio del termine. Gli espedienti dello spionaggio e la costante tensione di una missione ad alto rischio contribuiscono poi al fascino della serie, che scorre senza intoppi e riesce a tenere incollati allo schermo.

Niv Sultan e Shaun Toub, i due interpreti principali, offrono prove di spessore senza appiattire la fallibilità dei rispettivi personaggi. Perché questi ultimi possano dirsi ritratti a dovere, però, è indispensabile che Tehran continui ad approfondirne i percorsi umani, osservandone il passato e ricostruendone poi le vicende professionali. L’agente Tamar, in particolare, merita una caratterizzazione dettagliata per poter sfuggire a impietosi confronti con altre grandi protagoniste di simili storie, da Carrie Mathison a Elizabeth Jennings.

Ciò che potrebbe disorientare un pubblico internazionale poco informato è lo scarso contesto attorno ai riferimenti alla natura conflittuale dei rapporti fra Iran e Israele. Quelli che sono definiti i – reciproci – nemici per eccellenza hanno alle spalle anni fitti di ostilità inconciliabili, come contrastanti sono le storie dei percorsi personali, dei legami, delle scelte di individui e famiglie di entrambi i paesi. Quel che può essere considerato un difetto della serie, comunque, è allo stesso tempo uno sprone ad approfondire in autonomia la questione, così da apprezzare il delicato equilibrio su cui Tehran deve mantenersi per non farsi visione viziata e parziale.

Tehran è disponibile su Apple TV+ con i primi tre episodi; i successivi sono in arrivo con cadenza settimanale.

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