Il ritorno a scuola previsto per i prossimi giorni sarà un banco di prova molto importante. È dalle prime luci del mese di marzo, prima del lockdown, che gli alunni non si ritrovano in massa all’interno degli istituti scolastici. E non manca di certo l’apprensione in vista dell’immediato futuro.
I rischi dell’esplosione di nuovi focolai ci sono, e occorrerà applicare tutte le disposizioni del caso previste dal governo per far sì che questa eventualità non si verifichi. Maggiormente in apprensione sono le diverse regioni, con i governatori che guardano con preoccupazione al ritorno a scuola degli studenti. Nessuno vuole trasformare la propria regione in un lazzaretto, e quindi monitora con attenzione tutte le eventuali criticità del caso riscontrate in fase organizzativa.
Un ritorno a scuola che potrebbe dunque non avvenire per tutti, con il rischio dell’apertura a macchia di leopardo che si fa sempre più concreto, soprattutto nel Lazio.
Ritorno a scuola, ma non per tutti
Stando a quanto trapelato negli ultimi giorni, molte scuole della provincia, nel Lazio, non sarebbero pronte a ripristinare le normali attività già a partire dal 14 settembre. Lo slittamento sarebbe quindi posteriore rispetto alle elezioni, con il tempo ulteriore a disposizione che andrebbe speso nell’allestimento migliore possibile delle strutture per il rispetto delle norme anti-Covid.
Lamentata, in sostanza, carenza di personale docente, oltre che di aule adeguatamente ampie da accogliere il numero di studenti delle diverse classi. Senza poi tener conto dei mezzi di trasporto, che andrebbero riorganizzati per garantire la giusta copertura nelle fasce calde.
Una decisione, quella che coinvolge gli istituti scolastici della provincia laziale, che potrebbe avere ripercussioni su scala nazionale. Altri Presidenti delle regioni (come De Luca per la Campania) potrebbero sfruttare questo precedente per mettersi al riparo da eventuali pericoli per la salute pubblica. Impedendo quindi che scuole non a norma riaprano, divenendo un rischio per la comunità.
Una situazione in costante divenire, che vedrà quindi la ripresa delle attività differenziata da regione a regione. La speranza è ovviamente che tutto si svolga nel migliore dei modi, garantendo agli studenti la tranquillità di cui necessiterebbero nell’apprendimento scolastico.