Un caso irrisolto per ogni episodio: tra misteriose sparizioni, omicidi scabrosi e incontri paranormali, Unsolved Mysteries su Netflix propone un viaggio nel true crime attraverso le storie di persone comuni che hanno vissuto esperienze uniche ed inquietanti.
La serie è creata e prodotta dagli ideatori della versione originale di Unsolved Mysteries della NBC, John Cosgrove e Terry Dunn Meurer, e dai produttori del dramma paranormale di Netflix Stranger Things, attualmente in produzione con la quarta stagione.
La serie originale era partita come un insieme di speciali di criminologia della NBC dedicati ai cosiddetti cold case ed è diventata poi un fenomeno piuttosto longevo, arrivando a quota 14 stagioni per quasi 600 episodi tra normali e speciali, passando dalla NBC a CBS a Lifetime e infine a Spike. Oggi, reinventata con sei nuovi episodi della durata di un’ora, debutta su Netflix in tutto il mondo.
La nuova versione dello spettacolo è molto simile all’originale, con lo stesso mix di docu-crime e indagini su fenomeni paranormali, ma con un format diverso: anziché brevi segmenti dedicati a diversi casi, ogni episodio di Unsolved Mysteries su Netflix presenta un esame approfondito di un singolo caso. Il primo, ad esempio, è quello della strana morte dello scrittore e film-maker Rey Rivera, ritrovato morto a 32 anni al Belvedere Hotel di Baltimora nel 2006, pochi giorni dopo il suo matrimonio. Altri casi affrontati dai sei episodi di Unsolved Mysteries su Netflix riguardano misteriose sparizioni o avvistamenti di UFO.
L’altra novità di Unsolved Mysteries su Netflix è la presenza di un diverso conduttore che guiderà gli spettatori in ogni caso, una decisione presa a causa della morte del 2003 del volto simbolo della serie originale di Misteri Irrisolti, Robert Stack. La docu-serie originale, infatti, è stata condotta da Robert Stack dal 1987 al 2002 e in seguito alla sua scomparsa da Dennis Farina dal 2008 al 2010, quando la serie è stata oggetto di un revival su Spike.