La situazione di lockdown non ha risparmiato agli appassionati di calcio un nuovo caso Balotelli. L’ex centravanti della nazionale italiana si è infatti ritrovato al centro di una nuova bufera. Che di fatto ne ha decretato, stando ai risvolti delle ultime ore, la conclusione prematura della sua avventura al Brescia.
La società del presidente Massimo Cellino ha infatti fatto recapitare a SuperMario una lettera di rescissione unilaterale del contratto. Una lettera di licenziamento, per farla breve. Non sono evidentemente andati giù i recenti comportamenti dell’attaccante, che negli ultimi giorni si è sostanzialmente assentato agli allenamenti senza che ci fosse alcun accordo in merito con i vertici della dirigenza.
Il nuovo caso Balotelli si aggiunge dunque a un elenco già di per sé lungo, che ha travolto la carriera del giocatore squadra dopo squadra. E che a questo punto potrebbe rappresentare il punto d’arrivo definitivo.
Nuovo caso Balotelli, why always… him?
L’arrivo al Brescia avrebbe dovuto rappresentare per SuperMario il momento perfetto per spiccare il volo. Grande promessa del calcio italiano, ha però da sempre rappresentato il connubio tra genio e sregolatezza. Senza che però il primo riuscisse a prevalere sulla seconda. Ecco dunque che gli episodi degli ultimi giorni rappresentano soltanto l’ultimo capitolo di un caso Balotelli che rischia di comprometterne in maniera irreparabile – e a questo punto definitiva – le ambizioni future.
Assai insoddisfatto dell’atteggiamento del calciatore anche l’allenatore delle rondinelle, Diego Lopez. In una recente intervista ha infatti preso atto del fatto che la strada della squadra e quella di Mario hanno preso due direzioni diverse. Da uomo dell’impresa (la salvezza del Brescia dal baratro della retrocessione, ndr) a separato in casa, in quella che ha tutti gli aspetti di una parabola discendente irreversibile.
Resta a questo punto da capire quale potrà essere il futuro dell’attaccante, che a 29 anni rischia di dover appendere definitivamente gli scarpini al chiodo. Sarà questo dunque l’atto conclusivo di una love story, quella con il calcio giocato, mai sbocciata davvero?