È delle ultime ore la risposta di Fimi a Vasco Rossi sul rinvio dei concerti. Nella giornata di ieri il Kom ha affidato il suo sfogo a Milena Gabanelli tra le colonne del Corriere della Sera per la situazione degli spettacoli che in Italia, per far fronte all’emergenza COVID-19, sono stati rimandati al 2021.
Per questo il Blasco ha concentrato la sua preoccupazione per tutti i lavoratori dello spettacolo e insieme ad altri artisti ha voluto sensibilizzare il Governo per la costituzione di un fondo di solidarietà per gli “invisibili” del mondo della musica e dell’intrattenimento.
Nello specifico Vasco Rossi aveva detto: “Il problema di costituire un fondo è a chi affidarlo, perché non c’è un’organizzazione al quale affidarlo avendo garanzie di trasparenza“. A quel punto Milena Gabanelli gli aveva suggerito FIMI e il rocker di Zocca aveva risposto: “Di FIMI mi fiderei“.
Apprese queste dichiarazioni la redazione di Rockol ha interpellato Enzo Mazza, amministratore delegato di FIMI, che ha risposto con una nota. Mazza dichiara di apprezzare la fiducia di Vasco Rossi e ricorda che esiste l’iniziativa COVID-19 Sosteniamo La Musica lanciata insieme a Spotify e Music Innovation Hub con il preciso scopo di sostenere il settore musicale in Italia.
Della stessa iniziativa fanno parte anche Daniele Silvestri, Rancore e Rodrigo D’Erasmo che hanno lanciato il progetto discografico Lost In The Desert il cui ricavato è destinato al fondo COVID-19 Music Relief.
Mazza, ancora, fa sapere che altre iniziative sono già in cantiere con il preciso scopo di incoraggiare il settore dello spettacolo. Anche il collettivo Machete aderisce all’iniziativa dal profilo Instagram MacheteAID. Per ogni euro donato al fondo COVID-19 Music Relief Spotify ne donerà un altro fino alla soglia dei 10 milioni di dollari.
La risposta di FIMI a Vasco Rossi è dunque incoraggiante per le preoccupazioni del Kom: la Federazione è già attiva sul campo.