Qual è il significato dell’imbuto di Norimberga evocato dal ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina? Nelle ultime ore la “metafora” è stata al centro di esilaranti battute social da parte di studenti ma anche adulti. Eppure la massima carica dirigenziale per la scuola italiana ha fatto riferimento ad un concetto abbastanza noto in campo pedagogico e non certo inventato nelle ultime ore.
Riavvolgiamo il nastro delle ultime dichiarazioni della Azzolina appunto. In un’audizione dei giorni scorsi in Parlamento, il ministro ha messo in campo la metafora dell’imbuto per spiegare il suo concetto di didattica: a suo avviso, gli studenti non possono di certo essere “riempiti come un imbuto”. Detta cosi, la frase ha suscitato tanta ilarità: di certo proprio l’imbuto non può essere riempito, semmai serve per riempire qualcosa. Solo nelle ultime ore, per recuperare la presunta gaffe, proprio la Azzolina ha chiarito che la frase in se si riferiva ad un concetto molto noto nel campo della didattica e che di certo (in un primo momento) è stato mal comunicato. Quest’ultimo trova una prima spiegazione visiva nell’immagine di apertura articolo.
Il significato dell’ormai famosissimo imbuto di Norimberga parte da lontano, ossia da un’incisione in legno del diciassettesimo secolo (trovata proprio nella città tedesca). Proprio come l’immagine all’inizio di questo approfondimento, questa mostrava un docente intento a riversare, proprio con un imbuto, delle nozioni teoriche nella testa di uno studente (dotata di foro alla sommità). Il senso è chiaro: chi possiede la conoscenza la somministra a chi non la ha a disposizione. Il discente in se subisce il processo in maniera più che mai passiva.
Proprio il ministro Azzolina, anche attraverso i suoi account social, ha voluto precisare che la sua idea di didattica moderna al passo con i tempi non è quella riconducibile all’imbuto di Norimberga. Gli studenti non vanno riempiti con gli imbuti ma semmai il processo di apprendimento deve essere pro-attivo e dinamico. L’analisi più approfondita del concetto di certo non ha placato gli animi di tanti studenti: i meme social con il ministro immortalato accanto a imbuti di vario genere impazzano in queste ore, scatenando ilarità senza freni.