Itziar Ituño, guarita dal Covid-19 e pronta per La Casa di Carta 5, attacca: “Ci hanno mentito per salvare l’economia”

L'attrice de La Casa di Carta Itziar Ituño, guarita dal Coronavirus, boccia il governo spagnolo per aver anteposto l'economia alla salute pubblica


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Sta bene Itziar Ituño, l’interprete di Raquel/Lisbona ne La Casa di Carta: l’attrice aveva contratto il Coronavirus durante le riprese di una nuova serie in Spagna, lo scorso marzo, e ne ha sofferto in una forma abbastanza intensa.

Per questo non ha partecipato alle poche iniziative, tutte da remoto, per la promozione de La Casa di Carta 4, arrivata su Netflix il 3 aprile scorso, macinando visualizzazioni da record assoluto nel mondo. Ora si prepara alla quinta stagione, non ancora annunciata ufficialmente ma praticamente certa visto il finale aperto della quarta.

L’esperienza col Covid-19, però, l’ha segnata molto. E soprattutto la spinge oggi a mettere in guardia le persone dal rischio di minimizzare la gravità della situazione pensando che il Coronavirus colpisca in forma grave solo i più deboli e i più anziani. Itziar Ituño è la dimostrazione che il virus non conosce certo limiti d’età.

L’attrice ha raccontato così, in un’intervista all’emittente radiofonica argentina Radio Ciudad riportata dalla testata spagnola Vertele, la sua esperienza col virus che ha colpito sia lei che il suo compagno:

Ho passato un brutto periodo e il mio compagno ha trascorso 8 giorni in ospedale. Non è solo un’influenza, dà sintomi molto rari, ti fa sentire cose strane. Inizi con una tosse un po’ banale, e il giorno dopo ti svegli con la febbre. Perdi l’olfatto da un giorno all’altro, non senti l’odore o il sapore di nulla.

Durante questo periodo di quarantena, in cui ha perso anche conoscenti a Bilbao, la sua città natale, ha cercato di meditare e riflettere sulle conseguenze di questa pandemia, nella speranza che le logiche del profitto lascino il posto ad una rivalutazione delle vere priorità come l’efficienza dei sistemi sanitari pubblici.

A livello personale mi ha cambiato molto. Ti costringe a rallentare, ad ascoltare molto il tuo corpo, ad osservarti, a identificare bene cosa mangiare. Mentre sono stata malato ho cercato di cambiare me stessa. Nella mia città ci sono stati molti morti, ho conoscenti i cui parenti non ne sono usciti, ed è stato molto difficile non poter dire addio o fare una sepoltura decente. Mi ha toccato abbastanza da vicino. A livello globale, bisogna imparare la lezione che il pianeta ci sta dando (…) bisogna rivalutare le cose importanti, spero che questo cambierà molte cose e che le persone avranno priorità più chiare, come avere un buon sistema sanitario.

L’attrice sostiene di aver reso nota la sua condizione di contagiata per mettere in guardia le persone dalla sottovalutazione del rischio, che a suo parere è derivata, nelle prime fasi della pandemia, dal ritardo dei governi nel prendere misure restrittive per contenere il contagio.

Secondo Itziar Ituño in Spagna, Paese tra i più colpiti dalla pandemia dopo l’Italia e gli Stati Uniti, il governo di Pedro Sanchez non ha agito tempestivamente per mettere al corrente la popolazione dei rischi del Coronavirus e si è mosso in ritardo per non compromettere l’economia, lasciando aperte fabbriche e uffici mentre altrove, come in Italia, si procedeva col lockdown. Per l’interprete de La Casa di Carta il governo ha mentito deliberatamente alla popolazione affinché non si seminasse il panico e non fossero compromesse le attività economiche.

Questa non è un’influenza comune e le misure sono arrivate tardi. Non è stata presa sul serio. Qui le persone sono state costrette ad andare a lavorare quando in Italia c’erano già abbastanza morti. Non mi sembra accettabile che per mantenere l’economia la gente venga gettata nella fossa dei leoni. Si sono resi conto tardi che dovevano fermarsi completamente e da allora c’era un altissimo numero di morti. Ci hanno mentito e la situazione reale ci è stata nascosta in modo che il panico non si diffondesse, ma questo vuol dire trattare la popolazione come bambini. Signori, questo è più importante e pericoloso di un’influenza. Tutto questo è stato detto tardi e la gente comune è molto arrabbiata. Quando le persone pensano che dia i sintomi dell’influenza e che colpisca solo le persone anziane, si rilassano, ma non è così. Questa è un’altra delle grandi cose che ci hanno nascosto. Ci sono molte persone tra i 40 e i 50 anni in un ospedale attaccate al respiratore. Colpisce non solo il sistema respiratorio, ma anche neurologico. È davvero spaventoso. Avrebbero dovuto dirci tutto questo.

Nel suo intervento radiofonico l’attrice ha commentato anche la quarta stagione de La Casa di Carta, che ha visto protagonista il personaggio di Raquel principalmente nel braccio di ferro con l’ispettrice Alicia Sierra: la Ituño ha parlato di una bella chimica con la collega Najwa Nirmi nell’interpretare due donne ostinate, molto diverse ma che in fondo “si capiscono bene perché vivono in un mondo di uomini“. E per la quinta stagione, si augura che le donne abbiano ancora più spazio, invocando quel “matriarcato” inaugurato da Nairobi nella prima stagione.