L’emergenza sanitaria da Coronavirus sta stravolgendo anche l’organizzazione interna di Amazon: come spiegato in questo articolo, il colosso dell’e-commerce darà priorità assoluta ai beni di prima necessità, affinché siano sempre disponibili e fatti recapitare a domicilio il prima possibile.
Un’altra questione da affrontare, e sempre legata al COVID-19, è quella dei resi degli ordini effettuati nel mese di febbraio, che è possibile restituire fino al 31 maggio per effetto di una proroga applicata da pochi giorni (nell’immagine in basso una prova tangibile di quello che vi stiamo dicendo relativamente all’ordine di un paio di cuffie Bluetooth che avevamo ordinato lo scorso 13 febbraio, ed il cui reso risulta idoneo fino al 31 maggio, e non più al 15 aprile, com’era stato fino a qualche giorno fa). Amazon ha deciso di andare incontro ai propri clienti visto il prolungamento dei tempi di consegna dei prodotti, come anche i problemi che purtroppo stanno riscontrando i corrieri nel ritarare la merce per i resi e le consegne.
Se non altro, un po’ tutti adesso avremo la possibilità di valutare più a lungo il prodotto ordinato, per poterlo poi rendere con la dovuta calma nel caso in cui non lo giudicassimo più idoneo alle nostre esigenze (oppure anche malfunzionante, come può anche succedere). Questo è quello che succede in casa Amazon per effetto dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, che sta tenendo sotto scacco l’intero Paese per i tanti contagi, e purtroppo le altrettante dipartite, che riempiono case e strutture ospedaliere (nei casi più gravi). Sappiamo che non è una consolazione, ma ci sembrava giusto mettervi al corrente della questione. Controllate adesso gli ultimi ordini effettuati su Amazon (per ora quelli per cui vale la proroga risultano risalire al mese di febbraio, ma la cosa potrebbe valere anche per gli ordini di fine gennaio, come successo a noi): vedrete così con i vostri occhi il prolungamento dei tempi di reso fino al 31 maggio.