I Am Not Okay with This 2 già in cantiere? Lo showrunner spiana la strada alla sua “eroina indie”

Jonathan Entwistle parla della collaborazione con Charles Forsman e del materiale inedito che potrebbe definire i prossimi capitoli della storia di Syd

I Am Not Okay with This, su Netflix dal 26 febbraio

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Sono anni d’oro, questi, per le storie televisive sui teenager di ogni risma. Da Giorno per Giorno a Riverdale, da The End of The F***ing World a Locke & Key, il pubblico sembra appassionarsi senza riserve alle vicende degli adolescenti, fantastiche o verosimili che siano.

Due fra i principali artefici del successo di questo genere di storie sono Charles Forsman e Jonathan Entwistle. Il primo è autore delle graphic novel The End of the F***ing World e I Am Not Okay with This; il secondo è artefice delle serie tv che da quegli stessi fumetti traggono ispirazione.

Se di The End of The Fing World si è già detto tutto – comprese le scarse possibilità di vederne una terza stagione –, di I Am Not Okay with This si può discutere ancora molto. Soprattutto perché è lo stesso Entwistle ad ammettere che la teen dramedy arrivata su Netflix il 26 febbraio non è una serie limitata.

Significa quindi che I Am Not Okay with This 2 è già in cantiere? Non ufficialmente, ma in alcune recenti interviste Entwistle ha accennato ai piani per il futuro della sua supereroina indie e parlato di una collaborazione ancora aperta con Forsman.

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I am not okay with this
  • Forsman, Charles (Author)

Gli scambi creativi fra i due spiegano sia la nascita degli adattamenti che i possibili sviluppi di un’eventuale I Am Not Okay with This 2. Lo stile di Forsman, d’altronde, si presta in modo particolare alla trasposizione sullo schermo:

Quando ho letto il libro la prima cosa di cui mi sono reso conto è che era super cinematografico. Racchiudeva grandi immagini che sembravano esattamente fotogrammi di un film. Chuck [Forsman] è un grande appassionato di cinema e lo si nota immediatamente nel suo lavoro, spiega Entwistle.

Nei fumetti ci sono tante immagini meravigliose, ma molto spesso c’è una narrazione a dir poco scarna. Nel suo caso, invece, c’è una quantità di materiale che non avevo mai visto prima, e da lì è partita quella che ora è una collaborazione fra noi.

Questo immaginario condiviso spiega l’influenza di Forsman sulla serie, che Entwistle definisce un’ossessione da film horror anni ’80. Le atmosfere dark che ne derivano accolgono le vicende di una persona confuse da molte cose diverse presenti nella sua vita, elementi raccolti e organizzati dai creativi per creare una serie diversa.

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The end of the fucking world
  • Forsman, Charles (Author)

Non è necessariamente la versione indie di una serie tv su un supereroe. È più una serie tv su un supereroe fatta in modo diverso, prosegue. E per me è questa la cosa più importante. Chuck ha scritto una storia sulla salute mentale, sulla mancanza della stessa, ed essenzialmente sul suicidio.

Quello che noi abbiamo fatto è stato prendere in considerazione tutto ciò che ha avvicinato il personaggio a quella decisione, espanderne il mondo e osservarlo dal punto di vista del supereroe. Poi ne abbiamo ricostruito la storia dalle origini.

Il modo in cui i superpoteri di Sydney si manifestano spinge Entwistle a considerare un tempo narrativo più ampio di una singola stagione:

I superpoteri appaiono nei momenti meno opportuni. […] Syd ha una specie di cotta per questo tizio, e poi ha una cotta per la sua migliore amica. Non ha idea del perché provi questi sentimenti. E la cosa più seccante è che adesso ha questi superpoteri […] che col tempo si manifestano in maniera sempre più completa. Diventano sempre più invadenti.

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Slasher
  • Forsman, Charles (Author)

Un’eventuale I Am Not Okay with This 2 sarebbe quindi lo scenario ideale per esplorare questa nuova dimensione:

Il manifestarsi di questi poteri svela un mondo più grande. Per noi la prima stagione si riassume con “Oh mio Dio, devo andare a lezione di matematica ma non posso perché ho appena distrutto un muro”, o cose del genere. Il superpotere è un ostacolo per lei, nella prima stagione. [Per questo considero I Am Not Okay with This] una serie e non una miniserie.

In I Am Not Okay with This 2 ci potrebbero persino essere dei richiami alla Eleven di Stranger Things, scherza Entwistle:

Lo dico spesso a Sophia [Lillis], “Cosa copieremo da Stranger Things?”, perché da tanti punti di vista è un riferimento, e lo sarà sempre, perché nel mondo ci sono tante persone simili e poi in fondo è divertente. […] Mi piacerebbe che I Am Not Okay with This venisse considerata la sorella brutta di Stranger Things. Sarebbe il mio sogno.

A confermare i piani di Entwistle – e, presumibilmente, di Netflix – in vista del rinnovo di I Am Not Okay with This c’è l’essenza stessa della scrittura televisiva. Il fumetto, infatti, ha una conclusione netta e decisa, e in base a questo anche l’adattamento avrebbe potuto chiudersi in una sola stagione, confezionando così una serie limitata.

Celebrated Summer
  • Used Book in Good Condition
  • Forsman, Chuck (Author)

Contrariamente alle attese, però, Entwistle ha sfruttato la natura episodica del mezzo per aprire le porte a nuovo materiale inedito, già offerto da Forsman per la prima stagione e in arrivo anche in caso di rinnovo:

Mi sarebbe piaciuto far fuori la protagonista e avere comunque una serie, ma il mio lavoro è praticamente l’opposto perché la televisione è un mezzo episodico. […] Ho parlato con Chuck e ha delle ottime idee che non sono mai finite nel libro, cose alle quali vogliamo lavorare e dalle quali vogliamo trarre qualcosa, spiega Entwistle.

E poi voglio essere sicuro che Sydney sia una prescelta, l’unica. In questo momento odia esserlo, ma [in futuro] dovrà scendere a patti con questa realtà e con ciò che significa. Non voglio svelare troppi dettagli, ma c’è un complotto molto più esteso che non è ancora emerso, e che è collegato ai poteri. Verrà alla luce nelle prossime stagioni, in cui lei e i suoi poteri saranno più potenti e saranno usati/non usati a vantaggio di qualcuno. Lo chiariremo quando decideremo che strada intraprendere, conclude.

Le possibilità, insomma, sono molte, e vista la buona accoglienza di pubblico e critica è più che probabile che Netflix dia il suo a I Am Not Okay with This 2.