Toy Boy su Netflix, la serie spagnola con María Pedraza di Elite troverà fortuna dopo il flop in Spagna?

Dopo i deludenti ascolti su Antena3 in Spagna arriva Toy Boy su Netflix, una storia di omicidi, sesso e complotti giudiziari


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Quando è stata trasmessa in Spagna lo scorso anno ha deluso le aspettative è si è trasformata rapidamente in un flop dal punto di vista degli ascolti, ma come molti altri format potrebbe trovare la sua fortuna nella distribuzione internazionale: Toy Boy su Netflix potrebbe essere – come no – l’ennesimo esempio di una serie passata quasi inosservata sulla tv generalista e riscoperta in seguito grazie allo streaming che ne permette la fuizione ad un pubblico globale.

Qualcosa di simile è accaduto con La Casa di Carta, che su Antena3 si era difesa a malapena rispetto alla media di rete, per poi esplodere letteralmente come fenomeno commerciale in tutto il mondo da quando Netflix, nel 2016, ne ha acquistato i diritti per la distribuzione internazionale. La stessa Vis a Vis, che ha ottenuto un buon risultato sulla pay tv Fox in Spagna, ha visto enormemente crescere la sua popolarità nel mondo con l’arrivo su Netflix nel 2019, ottenendo il rinnovo per uno spin-off conclusivo dopo la cancellazione al termine della quarta stagione.

Toy Boy, stroncata dalla critica e snobbata dal pubblico, ha messo d’accordo tutti attirandosi solo opinioni negative: pur non avendo la forza narrativa degli esempi citati, grazie a Netflix potrebbe comunque conquistare una fetta di pubblico più ampia di quella che l’ha seguita in tv lo scorso anno in patria.

La trama è quella di un giallo che si consuma nel contesto lussurioso e trash dei night club e di cui una giovane avvocata cerca di venire a capo. Il protagonista è un giovane e avvenente spogliarellista, Hugo (Jesús Mosquera) che un giorno, durante una crociera, si risveglia accanto ad un cadavere carbonizzato dopo una notte di eccessi: la vittima è il marito della sua amante, Macarena Medina (Cristina Castaño), con la quale lo stripper aveva una relazione passionale. Condannato a quindici anni di prigione per l’omicidio dell’uomo dopo un processo discutibile, Hugo è sicuro di essere innocente e vittima di un complotto, nonostante non ricordi nulla di quella movimentata notte. Sette anni dopo il delitto, la giovane avvocatessa Triana Marín (María Pedraza, già in Elite e La Casa di Carta), si offre di aiutarlo a riaprire il caso e chiedere un nuovo processo per provare la sua innocenza. Pur titubante, l’ex stripper accetta e viene rilasciato in libertà condizionata in attesa di tornare a difendersi in tribunale: per farlo, troverà molte prove che mettono in discussione la sua colpevolezza.

Pensata come un prodotto commerciale per un pubblico di massa – ma soprattutto concepita per attirare un pubblico giovane – questa miscela di intrighi, sesso, omicidi e dramma legale prodotta da Atresmedia (che ha realizzato anche La Casa di Carta) ha ottenuto una media di poco più dell’8% in Spagna, complice anche un cast per niente brillante, una trama forzata e, con tutta probabilità, il formato da circa 70/80 minuti che risulta ormai eccessivo rispetto allo standard internazionale di 50 minuti a episodio. Inutile dire che non è stata rinnovata per una seconda stagione. Dal 27 febbraio è disponibile su Netflix.