Homeland 8 arriverà a una “conclusione naturale e sensata”: ecco perché la serie non può dirsi cancellata

In un periodo convulso per Showtime, i creatori della serie chiariscono che Homeland avrà la conclusione stabilita da anni

Claire Danes in Homeland 8

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Showtime vive settimane convulse. Dopo aver annunciato delle nuove serie, infatti, il network ha comunicato la decisione di chiudere alcune sue popolari produzioni, su tutte Shameless e Ray Donovan.

I creatori Howard Gordon e Alex Gansa, però, non mancano di sottolineare come per la loro creatura televisiva le cose debbano definirsi diversamente. Homeland 8, è la loro tesi, conclude il percorso di Carrie Mathison in maniera sensata e naturale, rispettando decisioni prese anni fa e non dettate dagli interessi della rete.

Abbiamo deciso di chiudere Homeland con l’ottava stagione già ai tempi della quinta, ha commentato Gansa in un’intervista a TVLine. La serie ha assicurato benefici incredibili a tutti noi, ma non volevamo approfittarne e farla durare più a lungo del dovuto. Ne abbiamo discusso con tutti, compresi Mandy Patinkin e Claire Danes.

Proprio quest’ultima, e in particolare la sua gravidanza, sembra esser stata una delle motivazioni alla base della lunga attesa per Homeland 8. E poi le riprese in Marocco sono durate più a lungo del previsto, ha aggiunto Gansa, e non siamo neppure riusciti a far tutto ciò che avevamo programmato, quindi siamo dovuti tornare negli Stati Uniti e organizzare un nuovo team di produzione, cosa che ci ha fatto perdere altri mesi. È letteralmente una stagione infinita.

L’attesa è però ormai conclusa, perlomeno per gli spettatori statunitensi, quasi pronti a godersi i già preannunciati richiami fra la prima e l’ultima stagione di Homeland. Al principio Carrie era convinta che Brody fosse una spia, ha riflettuto Gansa, e adesso altri credono che la spia sia lei. Sta qui la simmetria, l’elemento che richiama la premessa essenziale della prima stagione, cioè il patriottismo di Brody e il fatto che possa essere un traditore.

Quest’anno è Carrie che, dopo un lungo periodo di isolamento e privazioni, torna finalmente in scena. Le persone si convincono quindi che lei non sia chi dichiari di essere, e che possa addirittura aver stretto nuove alleanze nel periodo trrascorso in Russia.

Anche in Homeland 8, ha anticipato il creatore, la relazione fondamentale sarà quella fra Carrie e Saul. Homeland è nata come riflessione sul legame fra i due. Abbiamo il mentore e la sua protetta… e anche nell’ottava stagione sarà questo il fulcro.

Nello specifico, Saul assume Carrie perché l’aiuti a raggiungere un accordo di pace con i Talebani in Afghanistan, ma gli attriti non tardano a manifestarsi. C’è una forte tensione fra loro, ha ammesso Gansa. Certo, c’è molta fiducia, molta lealtà, ma anche un serio conflitto… Ma tutto giungerà a conclusione. L’intera storia fra Carrie e Saul si risolverà una volta per tutte in quest’ultima stagione.

Sono proprio queste le parole destinate a convincere i fan della chiusura della serie, una conclusione naturale e sensata e non una casuale cancellazione. Sono convinto che questo sia il momento di chiudere la baracca e risolvere una buna volta la relazione mentore-protetta, e anche dire qualcosa di conclusivo sulle attività di controterrorismo in America negli ultimi vent’anni, dall’11 settembre. Quindi per me la storia finisce qui.

Di diverso avviso il co-creatore Gordon: Alex potrebbe cambiare idea, a un certo punto. Siamo tutti ossessionati dalle storie, e se si presenterà l’idea giusta, chissà che Carrie non possa vivere nuove avventure. Esclusa, ad ogni modo, la possibilità di un reboot del franchise senza Claire Danes: Carrie è Homeland.

A mitigare l’attesa della messa in onda italiana degli episodi inediti è arrivata, poche settimane fa, la pubblicazione di un nuovo trailer di Homeland 8. Non posso tradire Saul, commenta Carrie, sentendosi rispondere: Da quel che ho visto puoi fare praticamente di tutto.

Al fianco dei protagonisti di sempre, Claire Danes e Mandy Patinkin, figurano in Homeland 8 Maury Sterling, Nimrat Kaur, Numan Acar, Linus Roache e Costa Ronin. Fra i nuovi innesti spicca Hugh Dancy nei panni di un consigliere del Presidente, protagonista di frequenti scambi con Saul.