Piccoli e grandi network continuano ad avvicendarsi dinanzi alla stampa statunitense per offrire un primo sguardo alle rispettive novità del 2020. Dopo la ricca programmazione promessa da FX l’attenzione si sposta sulle proposte di Showtime, pronta a tornare con le sue più popolari produzioni e lanciare nuovi e promettenti contenuti.
Homeland 8
Fra le serie tv Showtime più attese dell’anno c’è Homeland, giunta alla sua ultima stagione. Per i nuovi episodi il produttore esecutivo Alex Gansa ha promesso una sorta di ritorno alle origini. Carrie vestirà i panni di Brody, ha svelato, richiamandosi alla prima stagione e alla fase in cui la donna non riusciva a capire se fosse dalla sua parte o meno.
È lei a vedersi messa in discussione, non soltanto nel contesto dell’intelligence ma dalla stessa Carrie Mathison. La sua memoria, d’altronde, è incredibilmente frammentata a causa del periodo di prigionia.
Sta qui la simmetria: c’è una fusione fisica fra Carrie e Brody che ci è sembrata più che appropriata. Non ci sono dubbi sul suo patriottismo. Può essere messa alla prova in ogni modo, ma che qualcuno metta in discussione questo elemento è per lei il peggior insulto possibile.
Gansa ha promesso inoltre che i nuovi episodi riconsidereranno, risolvendoli, alcuni elementi rimasti sospesi nelle stagioni precedenti, e in particolare nella quarta. Nel nostro viaggio a [Washington] DC abbiamo sentito parlare a lungo dell’amministrazione Trump, e del fatto che in Afghanistan stesse succedendo di tutto, quindi ci è sembrata un’ottima opportunità di riportare Carrie nella quarta stagione. In quella storia c’erano troppe questioni irrisolte.
Penny Dreadful: City of Angels
L’evento di presentazione delle serie tv Showtime in arrivo nel 2020 ha svelato interessanti novita anche su Penny Dreadful: City of Angels. Anzitutto si è chiarito che lo spin-off non avrà alcun legame con la serie originale, andata in onda sulla stessa rete fra il 2014 e il 2016.
Per quanto abbia amato quella serie, era giunta a compimento. Si è chiusa con un finale appropriato per una storia poetica e triste, ha commentato il creatore, produttore esecutivo e autore John Logan. La sua attenzione, adesso, è rivolta al nuovo progetto, ambientato nel 1938 e ancora contraddistinto da magia nera e atmosfere macabre.
Al centro della storia ci sarà Natalie Dormer nei panni di Magda, un demone in grado di assumere le sembianze di qualsiasi essere umano. Attorno a lei si snoderanno gli eventi, in particolare un orribile omicidio di cui si occuperanno il detective Tiago Vega (Daniel Zovatto) e il collega Lewis Michener (Nathan Lane). La trama porterà così alla luce temi legati al folklore messicano-americano, all’evangelismo radiofonico e allo spionaggio nazista.
- Edizione DVD 12 dischi
- utti e 27 gli episodi della Serie
Ciò che John [Logan] affronta in questa serie trova la sua ambientazione nel 1938, ma in realtà riguarda il 2020. Ha a che fare con i pericoli della demagogia, la demonizzazione dell’altro, il fervore nazionalista, il terrore delle persone. E anche con i nuovi trasporti, le nuove tecnologie, la minaccia costante della guerra, il vivere il presente senza riuscire a immaginare cosa potrebbe accadere nel giro di dieci anni, e sentirsene terrorizzati, ha spiegato Natalie Dormer.
Penny Dreadful: City of Angels debutta su Showtime il 26 aprile. Nel cast figurano Natalie Dormer, Kerry Bishé, Rory Kinnear, Adriana Barraza, Michael Gladis, Jessica Garza and Johnathan Nieves. Lorenza Izzo, Adam Rodriguez, Amy Madigan, Brent Spiner, Lin Shaye, Thomas Kretschmann, Dominic Sherwood ed Ethan Peck.
The L Word: Generation Q 2
A dare il via all’ondata di annunci di Showtime è stato ieri il rinnovo di The L Word: Generation Q. Il revival della serie originale, andata in onda fra il 2004 e il 2009, ottiene così una seconda stagione da dieci episodi, rispetto agli otto della prima.
A dieci anni di distanza dalla conclusione della prima serie incentrata sulla vita di un gruppo di donne lesbiche, la prima stagione di The L Word: Generation Q ha riportato sugli schermi tre delle interpreti originarie: Jennifer Beals (Bette Porter), Kate Moennig (Shane McCutcheon) e Leisha Hailey (Alice Pieszecki).
Nel tentativo di rinnovarsi e adattarsi alla generazione queer cui il titolo fa riferimento vi ha poi affiancato un buon numero di volti nuovi con i rispettivi personaggi. Tra questi Dani Nùñez (Arienne Mandi), Micah Lee (Leo Sheng), Finley (Jacqueline Toboni), Sophie Suarez (Rosanny Zayas) e Gigi (Sepideh Moafi).
- Audience Rating: PG-13 (Presenza dei genitori consigliata)
Il rinnovo, atteso dal cast e dai fan, dimostra la fiducia della rete in un progetto che ha ancora tanto da dire. The L Word: Generation Q ha raccolto il testimone dalla serie originale, così amata, rendendola ancora migliore per una nuova generazione e una nuova era, è stato il commento di Gary Levine, Presidente del ramo intrattenimento di Showtime Networks Inc.
Il risultato è stata una serie capace di attrarre ogni generazione grazie a rilevanza, coraggio, emozione e divertimento. Non vedo l’ora di scoprire cosa Marija [Lewis Ryan], Ilene [Chaiken] e gli altri componenti di un team così talentuoso sapranno proporci nella seconda stagione.
Work in Progress 2
Ancora inedita in Italia, Work in Progress ha conquistato pubblico e critica negli Stati Uniti fin dal debutto. Si tratta di una comedy creata e scritta da Abby McEnany e Tim Mason in collaborazione con Lilly Wachowski e racconta l’intensa relazione amorosa di una donna lesbica in una fase caotica e deprimente della vita.
Non potremmo sentirci più gratificati dall’accoglienza che critici e spettatori stanno riservando a quella scintilla di creatività e al punto di vista originale che ci ha conquistati fin dal primo fotogramma del pilot, trasmesso per la prima volta al Sundance dell’anno scorso, ha esultato Jana Winograde di Showtime. Ci siamo innamorati di Abby al primo sguardo e siamo entusiasti di condividere le risate (e le lacrime) che lei, Tim e Lilly sapranno senz’altro evocare nella seconda stagione.
Nel cast di Work in Progress figurano Abby McEnany, Karin Anglin, Celeste Pechous, Julia Sweeney e Theo Germaine.
Shameless 11
Già annunciato da alcune ore anche il rinnovo di Shameless per un’undicesima stagione. La serie tv Showtime più amata dal pubblico si concluderà con l’ultima tornata di episodi, in onda a partire dall’estate 2020.
L’annuncio del rinnovo è arrivato dal Presidente di Showtime Networks Gary Levine: Andrà in onda quest’estate e sarà l’ultimo appuntamento con i Gallagher e il loro mix unico di amore e libidine. John Wells e il suo talentuoso cast promettono di chiudere Shameless col botto, e conoscendo così bene i Gallagher sappiamo che non si tratta di parole vuote.
Creata da Paul Abbott, Shameless lancia già segnali di nostalgia. I personaggi di Shameless hanno regalato agli spettatori di Showtime più risate e lacrime e divertimento allo stato puro di qualsiasi altro programma nella storia della rete, ha aggiunto Levine. E anche se siamo tristi all’idea di dire addio ai Gallagher, siamo certi che le grandi capacità dello showrunner, degli autori e del cast sapranno condurre la serie a una conclusione davvero “sfacciata”.
Com’era prevedibile, l’evento di presentazione ha scatenato la curiosità della stampa in merito alle possibilità novità dell’ultima stagione, ma Gary Levine ha concesso ben pochi dettagli. L’undicesima stagione avrà 12 episodi, e tutti i membri del cast presenti quest’anno torneranno anche il prossimo. Del resto, non si sa mai quali sorprese potrebbe portare l’ultima stagione.
Che fosse un’allusione a Emmy Rossum e a un suo possibile ritorno? Troppo presto per dirlo, ha tagliato corto. Ha fatto grandi cose per la serie e la serie ha fatto grandi cose per lei, e la separazione fra noi è stata molto amichevole. Se ci sorprenderà ne saremo felici.
Ray Donovan 8
Contrariamente a molte altre serie tv targate Showtime, Ray Donovan non sembra aver davanti una lunga strada. È stato ancora una volta Gary Levine ad ammettere che il futuro della serie interpretata da Liev Schreiber verrà deciso nelle prossime settimane, lasciando comunque intendere che ci sarà un’ottava stagione.
Penso che Ray Donovan sia prossima alla conclusione. Abbiamo parlato fin dall’inizio di sette o otto stagioni. Non c’è ancora nulla di certo, ma posso dire con sicurezza che la fine è vicina, ha ammesso.
- Attributi: DVD, Serie TV
- Jon Voight, Liev Schrieber, Paula Malcomson (Actors)
The Good Lord Bird
Il 2020 di Showtime vede il coinvolgimento di Ethan Hawke, creatore e produttore esecutivo della miniserie The Good Lord Bird, ispirata all’omonimo romanzo e al debutto il 16 febbraio.
La storia è narrata dal punto di vista di Onion (Joshua Johnson-Lionel), un giovane schiavo e assoldato fra gli abolizionisti di John Brown (Ethan Hawke) all’epoca del Bleeding Kansas. Sono gli anni ’60 del XIX secolo e le rivolte di Brown non riescono ad accendere una più ampia ribellione da parte degli schiavi, ma danno idealmente il via alla guerra civile americana.
Molti lo consideravano pazzo, è stato il commento di Hawke sul suo personaggio, ma basta leggere le lettere da lui inviate dalla prigione prima di essere impiccato per rendersi conto di come non lo fosse affatto. Era decisamente sano di mente. Si può non amarlo o non credere nella sua causa, ma non dire che fosse pazzo. Le sue erano lettere ben scritte e molto persuasive.
A convincere Hawke e gli altri produttori a investire nel progetto è stato anzitutto il fascino del romanzo. La genialità dell’opera, secondo me, sta nel modo in cui affronta questioni di genere e razza e la nostra miopia a riguardo, ha commentato. E poi è commerciale e molto piacevole. Si conclude con un’enorme battaglia.
Altri trailer e date d’uscita
L’incontro fra Showtime e la TCA ha offerto infine l’occasione al network di presentare un primo calendario delle sue serie tv in uscita nei prossimi mesi:
Our Cartoon President 3 (26 gennaio), della quale sono stati commissionati ulteriori episodi per coprire il periodo delle elezioni presidenziali del 2020.
Black Monday 2 (15 marzo), con 10 nuovi episodi.
Vice (29 marzo), con il debutto dei 13 episodi di una docuserie già vincitrice di un Emmy e incentrata su temi quali le ribellioni in Iraq, Syria e Yemen, i diritti LGBTQ, la crisi climatica, l’immigrazione e la proliferazione delle armi.
Billions 5 (3 maggio), con la partecipazione straordinaria di Julianna Margulies e Corey Stoll.
The Chi 3 (5 luglio), con un nuovo ruolo per Lena Waithe.