Ci risiamo, ancora una volta: sabato mattina WhatsApp diventerà a pagamento e non sarà più gratuita? Ogni messaggio costerà 1 centesimo per volere dei direttori Andy e John? Lettori preoccupati hanno chiesto alla nostra redazione conferma del messaggio virale che sta circolando su WhatsApp proprio in queste ore ed è possibile affermare che si tratta nuovamente di una bufala.
OM ha trattato della questione già in diverse altre occasioni, esattamente ogni volta che la catena fake ha fatto capolino nell’app di messaggistica creando allarme tra chi soprattutto utilizza molto il servizio per chattare con amici, parenti e colleghi. Memori del primo e originale costo dello strumento di 89 centesimi all’anno, in molti cadono nel tranello e dunque ritengono veritiera la nota ricevuta.
WhatsApp diventerà a pagamento da sabato? Per nulla: inutile mantenere alcun dubbio. Lo strumento in questione continuerà ad essere gratuito e dunque l’invio di un singolo messaggio non costerà 1 centesimo ma nemmeno il relativo abbonamento mensile non sarà concesso ad 1 euro. La nota che in molti stanno ricevendo fa riferimento alla necessità di inoltrare il testo prima a 10 e poi anche a 20 contatti per mantenere la versione gratuita del tool. Niente di più falso: l’operazione non servirà proprio a nulla, anzi permetterà solo alla catena di diffondersi ulteriormente, creando allarmismo almeno per alcuni.
Da parte di Mark Zuckerberg vero proprietario di WhatsApp al momento, come di Facebook, non c’è alcuna intenzione di rendere l’app di messaggistica a pagamento. Semmai, come più volte ribadito sulle nostre pagine, l’intenzione è quella di introdurre messaggi pubblicitari “discreti” negli stati dei profili richiedenti. In questo modo i vertici a capo dell’app potranno monetizzare e il fastidio per gli utenti finali sarà rappresentato semmai solo dalla visione volontaria di qualche nota promozionale. Per il resto, le chat comuni singole e di gruppo continueranno ad essere completamente free. Insomma, né sabato WhatsApp diventerà a pagamento né accadrà alcunché per l’app.