Sembra essere uno spiraglio concreto sulla prossima presenza delle eSIM in Italia su iPhone e non solo quello appena comunicato dall’operatore Vodafone in quest ultima parte di settembre. Le schede telefoniche virtuali supportate in particolar modo sui melafonini del 2018 e ora anche sugli ultimissimi iPhone 11 del 2019 potrebbero essere ben vicine alla loro distribuzione entro i nostri confini, dopo una lunghissima attesa.
Alla clamorosa mancanza delle eSIM in Italia, sulle pagine di OM, è stato dedicato un doveroso approfondimento proprio in questo mese di settembre che volge al termine. Ebbene, la situazione, almeno fino ad oggi, sembrava abbastanza ferma, senza alcuno spiraglio di lancio per la speciale tecnologia numerica “non materiale”. Ebbene, la vera novità di fine mese è che l’operatore Vodafone, dopo un periodo di silenzio, ha voluto precisare di essere al lavoro per garantire una soluzione del genere a tutti i suoi clienti che ne faranno richiesta.
Impossibile, in effetti, non prendere in considerazione il cinguettio pure riportato a fine articolo. Questo, a differenza di molti precedenti, in primis ribadisce il primato di aver portato la soluzione eSIM in Italia per Apple Watch. Allo stesso tempo, viene lasciato intendere come i lavori proseguano, pure di buona lena, per assicurare le schede telefoniche non fisiche anche per altri device. Per quanto non sia specificato, il riferimento è di certo agli iPhone 11 appena lanciati lo scorso 10 settembre ma anche i modelli precedenti di iPhone XS, XS Max e XR.
Peccato non avere al momento nessuna indicazione sulla tempistica effettiva con la quale le eSIM in Italia inizieranno a fare capolino. La speranza è che entro la fine del 2019, magari, la possibilità di sottoscrivere una seconda numerazione sul proprio dispositivo senza l’ausilio del supporto fisico, si concretizzi: per Vodafone si ma semmai anche per gli altri vettori Wind, Tre, e TIM.
*cui
Dico solo una cosa che ad oggi siamo uno dei pochi paesi che non ha nemmeno un operatore che fornisce una e-sim!!!!!!
Poi Vodafone è presente già in alcuni Stati con questa tecnologia sui telefonini, dunque viene da pensare che il lavoro di qui Vodafone parla, è come al solito “lavoro” di meri interessi economici.
Non sarebbe male avere una esim di un altro operatore diverso da quello principale. Ma sembra che su questo punto siamo ancora molto lontani. A questo punto non sarebbe stato male adottare la stessa soluzione del Giappone cioè avere la seconda sim fisica invece che virtuale almeno in Italia.
Ma impegno de che? al massimo è un eccesso di zelo dell’operatore che ha risposto.
Onore a voi se riuscirete a smuovere questo strano inghippo delle e-sim in Italia