La scena iconica di Berlino ne La Casa di Carta raccontata da Pedro Alonso: “Girata con vera polvere da sparo”

L'interprete di Berlino ne La Casa di Carta racconta come ha girato il finale della seconda stagione con il gesto eroico del suo personaggio


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Alla vigilia della terza stagione de La Casa di Carta, la curiosità del pubblico era tutta per il ritorno del personaggio di Berlino: il rapinatore più controverso della banda del Professore, come prevedibile, è rientrato in scena solo nei flashback che raccontano la preparazione del colpo cinque anni prima, rendendo effettiva la sua morte mostrata nel finale della seconda parte.

L’escamotage narrativo ha permesso comunque a Pedro Alonso di far parte del cast della terza e della quarta stagione (di cui ha terminato le riprese quest’estate), contribuendo al successo della serie col suo amatissimo personaggio che pur avendo tratti deprecabili è risultato il più affascinante del gruppo.

Interrogato sulla sua esperienza sul set e in particolare sulla scena che più lo ha coinvolto, Alonso ha raccontato a Netflix che la sequenza più forte mai interpretata per la serie è stata certamente quella del finale della seconda stagione, ovvero del momento della fuga dei suoi compagni dalla Zecca di Spagna. Rimasto a presidiare l’ingresso del tunnel usato dai rapinatori come via d’uscita, Berlino si è immolato per permettere agli altri di salvarsi e portare a casa il bottino milionario stampato nell’edificio. Anche perché, da malato terminale, non aveva nulla da perdere.

Alonso ha ricordato così la scena in cui è stato bersagliato da colpi di mitragliatrice, svelando come è stata girata quella scena, ovvero indossando una cintura contenente vera polvere da sparo.

Ci sono state diverse sequenze, che se pensi a tutto quello che è successo, sono state decisive. Ad esempio, la fine delle riprese della seconda stagione è stata bestiale e ho realizzato quella sequenza in un colpo solo. Ricordo di aver indossato una cintura con polvere da sparo, mi è rimasto il segno per circa una settimana. Era una scena piena di adrenalina, visto che c’era una vera polvere da sparo nella mitragliatrice, sembrava una vera guerra. È stato qualcosa di selvaggio ed eccitante. È stato un momento indimenticabile.

La scena iconica che ha consacrato Berlino a miglior personaggio de La Casa di Carta non è stata rimessa in discussione nella terza stagione: gli autori hanno preferito non usare lo stratagemma di una miracolosa salvezza per il rapinatore pur di accontentare i fan, ma hanno voluto mantenere in scena Berlino mostrandolo all’opera in Italia, a Firenze, nella pianificazione della rapina (qui la nostra recensione della terza stagione) . Così è stato possibile renderlo partecipe anche della La Casa di Carta 4, di cui sono appena terminate le riprese ma che non ha ancora una data di debutto ufficiale.