Nell’anno che ha portato in tv il revival per eccellenza, la reunion più attesa dai seriofili degli anni Novanta, quella del cast della serie cult Beverly Hills 90210, perché non pensare a riportare in tv anche il suo primo spin-off?
A lanciare l’ipotesi di un revival di Melrose Place è una delle sue protagoniste, Daphne Zuniga che si è detta “totalmente aperta” all’idea di rifare la serie.
I più giovani la ricorderanno soprattutto come Victoria, la tremenda madre di Brooke Davis in One Tree Hill, ma la Zuniga deve la sua popolarità soprattutto al ruolo di Jo Reynolds nello spin-off di Beverly Hills 90210 degli anni ’90. E ora, grazie alla reunion del cast della serie di Aaron Spelling su Fox in onda quest’estate, l’attrice lancia la proposta di resuscitare anche Melrose Place.
L’originale nacque da una costola di Beverly Hills 90210, fu creata da Darren Star e prodotta da Aaron Spelling (gli stessi ideatori della serie madre) e trasmessa da Fox per sette stagioni, dal 1992 al 1999. In Italia era in onda su Italia1.
La Zuniga, nel cast sin dalla prima stagione nei panni di una fotografa in fuga dal marito violento, sarebbe disposta a valutare l’idea di un revival di Melrose Place, magari sulla falsa riga di quello di Beverly Hills con l’esperimento di meta-tv che vede gli attori interpretare loro stessi nel tentativo di riportare in tv la loro storica serie.
L’attrice, oggi 56enne, ne ha parlato in un’intervista a The Wrap e ha confermato la sua idea a Extratv.
Sarei totalmente disposta a farlo. Ma guarderemo BH90210 e vedremo come va. Penso che l’impostazione sia davvero interessante per il fatto che recitano loro stessi che vogliono fare un revival. Quindi non so se faremmo la stessa cosa, dovremmo inventare qualcosa di intelligente. Ma mi auguro, e sono abbastanza sicura, che con una buona sceneggiatura, qualcuno possa radunarci tutti insieme. Alcuni di noi, almeno.
La Zuniga aveva già ripreso il suo ruolo di Jo Reynolds per il breve revival di Melrose Place realizzato da The CW, ma ora immagina tutt’altro per la sua serie più riuscita, un modo per “onorare” l’originale: per farlo auspica che si metta al lavoro “uno scrittore davvero bravo“. Qualcuno la accontenterà?
