Sono grandi numeri quelli messi insieme dalla serie tv Chernobyl in queste settimane. La mini serie HBO ha conquistato prima gli Usa e le recensioni l’hanno piazzata subito ai primi posti nelle classifiche di gradimento superando in punteggio anche l’ultima (e deludente per alcuni) stagione de Il Trono di Spade. Al suo arrivo in Italia le cose non sono cambiate, anzi.
Chernobyl è diventato un vero e proprio fenomeno culturale. In tutto il mondo la serie ha riscosso notevole successo portando sugli schermi una verità e una serie di errori e omissioni che i Russi non hanno molto apprezzato, ma tanto è bastato per far conoscere al mondo una storia molto recente che spesso nelle scuole non si arriva nemmeno a studiare. Naturalmente si tratta sempre di una serie tv e questo significa che la realtà è mixata alla perfezione con la finzione e mai Craig Mazin, papà della serie, si è allontanato dal concetto che “Chernobyl non è un documentario”.
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Proprio per via della particolarità della serie, del suo concetto e della storia raccontata, lo stesso creatore ha più volte sottolineato che non è nei suoi progetti una seconda stagione, nonostante i notevoli risultati. La serie tv Chernobyl si è conclusa su Sky Atlantic lunedì sera portando sugli schermi l’ultimo dei cinque episodi e il processo in cui Legasov ha pensato bene di dire la verità su quello che è successo quella notte dell’aprile del 1986 tenendo incollati allo schermo 600mila spettatori, mentre la media sui sette giorni supera 1,2 milioni di spettatori.
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Chernobyl risulta essere la serie europea Sky più vista di sempre nonché la quarta serie in assoluto più vista lasciandosi scavalcare solo da Gomorra, The Young Pope e Il Trono di Spade. Dopo il passaggio su Sky Atlantic, tutti gli episodi di Chernobyl sono ora disponibili on demand su Sky e in streaming su NOW TV con la prima e unica stagione al completo. Chi non ha avuto ancora il tempo di vederla può farlo perché sicuramente è una serie da non perdere. Coloro che si attendono il rinnovo, invece, non possono far altro che rassegnarsi.