Timida apertura su un revival di ER – Medici in Prima Linea: “Se arrivasse un’idea interessante…”

Dopo dieci anni dalla fine della serie il produttore john Wells parla dell'idea di un revival di ER - Medici in Prima Linea


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Nel decennio che più di tutti è stato caratterizzato dai ritorni di grandi titoli del passato con rivisitazioni in chiave contemporanea, con idee talvolta azzeccate ma talaltre fallimentari, non stupisce che anche l’ipotesi di un revival di ER – Medici in Prima Linea stia stuzzicando il pubblico della serie.

Si tratta del medical drama che più di tutti ha segnato una rivoluzione nel linguaggio televisivo, aprendo la strada a tante altre produzioni di questo genere, con la sua capacità di mescolare l’ambientazione medica a storie legate all’attualità: l’ingresso della realtà nelle corsie del pronto soccorso (con le metaforiche scene delle barelle che irrompono attraverso le porte che separano l’ospedale dal mondo esterno) è stata l’idea di fondo su cui il creatore, lo scrittore Michael Crichton, ha basato il suo fortunato show, in onda su NBC dal 1994 al 2009.

ER – Medici in Prima Linea si è concluso dopo 15 stagioni con 331 episodi, restando a lungo il medical drama più duraturo della tv prima che Grey’s Anatomy 15 lo superasse con la stagione appena conclusa.

Il produttore esecutivo John Wells, interrogato su un possibile revival o reboot dell’iconico medical drama, ha dichiarato a Deadline che attualmente non ci sono piani a riguardo, ma non ha nemmeno escluso del tutto la possibilità di rifare la serie (come invece ha fatto più volte la produttrice di Friends Marta Kauffman) ma ad una sola condizione.

Abbiamo fatto ER per tanto tempo, 331 episodi. Sono molte ore, quindi non riesco ad immaginare di rifarlo, ma se qualcuno arrivasse con un’idea davvero interessante su come farlo, potremmo farlo.

Tutto, insomma, dipende dalle idee sul piatto: Wells non esclude a prescindere che si possa rimettere mano a ER – Medici in Prima Linea, ma lo farebbe solo se convinto da un progetto davvero originale. Il produttore ha smentito così uno dei protagonisti dello show, l’attore Noah Whyle, che proprio di recente aveva attribuito l’impossibilità di un revival all’indisponibilità di Wells a riaprire una serie dal finale perfetto.