I concerti di Vasco Rossi a San Siro sono terminati. La musica del Blasco lascia – per il momento – la scala del rock, con una punta di nostalgia per tutti coloro che sono accorsi ad ascoltare gli insegnamenti di colui che per molti è diventato un maestro di vita.
A Vasco non si rinuncia, fa bene al cuore e all’anima. E non importa se il sole è bollente, se la transenna è lontana o vicina o se ci si deve accontentare dell’acustica di una location che non è nata per questo tipo di eventi.
Sul palco c’è sempre lui, Vasco, con quell’aria scanzonata di chi la sa davvero lunga e con la voglia di andare ancora al massimo, così come canta in uno dei suoi più grandi successi.
Lo stato di grazia sfoggiato sul palco dello stadio San Siro ha trainato i sei concerti fino all’ultima data che si è tenuta il 12 giugno e che ha rappresentato il 29° concerto in 29 anni di live, un record che nessuno era riuscito a segnare, nemmeno se si parla di artisti stranieri.
Quello a San Siro è solo un arrivederci, dato che il tour è già stato rinnovato per il 2020 con una nuova serie di concerti nei quali potrebbe essere compresa ancora Milano, ma la macchina del rock non è ancora destinata a fermarsi e si sta velocemente spostando verso Cagliari.
L’allestimento del palco all’Arena in Fiera è nelle sue fasi conclusive ed è pronto per accogliere il Blasco in arrivo per i concerti del 18 e 19 giugno e per i quali è stata ideata anche una nave brandizzata di GNV.
Il rocker di Zocca ha anche raccontato un aneddoto per spiegare cosa lo leghi alla Sardegna ricordando il momento in cui ha scritto Albachiara in auto, sotto la pioggia e per caso, dopo che aveva annullato un concerto a causa del maltempo.
Dopo le sei serate sold out di San Siro, con le quali il rocker ha segnato un nuovo record, Vasco Rossi è pronto a tornare in Sardegna con uno show in assetto da stadio, così com’era stato promesso al momento dell’annuncio delle date nell’Isola.