Hillary e Chelsea Clinton sono pronte a fondare una nuova casa di produzioni. Proprio come Michelle e Barack Obama, anche la recente candidata allo Studio Ovale e la figlia imprenditrice hanno deciso di giocare la carta di Hollywood.
Il progetto è ancora in una fase iniziale, ma l’idea sarebbe quella di produrre film e serie tv. Stando alle loro stesse dichiarazioni, Hillary e Chelsea Clinton desiderano sfruttare questa iniziativa soprattutto per influenzare la società da un punto di vista diverso, quello culturale. Al centro delle future produzioni della società ci sarebbero progetti incentrati sul ruolo delle donne.
Molto dipenderà dagli accordi che le Clinton riusciranno a raggiungere con altre case di produzione. Hillary è ancora molto popolare tra la gente e la possibilità di collaborare con lei sembra interessare a diversi studios e piattaforme di streaming, ha dichiarato uno dei soggetti coinvolti.
È difficile in effetti credere che il progetto possa non andare in porto. Hillary ha mostrato più volte di essere incuriosita e affascinata dal mondo di Hollywood, e non soltanto per i suoi cameo in produzioni quali Murphy Brown, Madam Secretary e Broad City.
Lo scorso anno l’ex candidata alla Casa Bianca ha infatti raggiunto un accordo con Steven Spielberg e la sua Amblin TV per la produzione esecutiva di una serie televisiva. Si tratta dell’adattamento di The Woman’s Hour: The Great Fight to Win the Vote, libro di Elaine Weiss sulla lotta delle attiviste per il diritto al voto delle donne.
I film e le serie tv della futura casa di produzione di Hillary e Chelsea Clinton dovrebbero seguire questo stesso indirizzo, focalizzandosi su storie di donne, dei loro diritti e delle loro battaglie. La scelta di questi temi è dovuta alla responsabilità che le due avvertono nei confronti delle istanze femminili, e segue la stessa logica dei progetti approvati dagli Obama nell’ambito dell’accordo con Netflix.
La Higher Ground Productions, casa di produzione dell’ex coppia presidenziale, ha infatti deciso di promuovere film, serie tv e documentari su questioni come i diritti e le condizioni di vita delle persone di colore, il ruolo dello stato federale, la storia dei diritti civili e della democrazia americana.
Sembra insomma che i grandi della politica Usa, abbandonati i comizi e le corse elettorali, abbiano deciso di cavalcare l’onda dell’industria dell’intrattenimento per continuare a far sentire la propria voce.