Cosa può fare una ex coppia presidenziale dopo aver lasciato la Casa Bianca? Tante cose. Godersi la vita e riposarsi, per esempio. Ma se la coppia di cui parliamo sono Michelle e Barack Obama, capiamo bene che dedicarsi a nuovi progetti ambiziosi è un’opzione ben più appetibile. E così gli Obama e Netlix hanno stretto un accordo pluriennale per la creazione di contenuti di varia natura, dalle serie tv ai documentari e ai film.
A occuparsi dello sviluppo di queste produzioni sarà la Higher Ground Productions, di proprietà degli stessi Michelle e Barack. Abbiamo creato la Higher Ground per sfruttare al meglio il potere dello storytelling, ha detto Obama a proposito di questa nuova collaborazione con il colosso dello streaming. I progetti ai quali stanno lavorando verteranno su temi di grande attualità e rilevanza, come la razza, le classi sociali, la democrazia, i diritti civili e molto altro.
A sottolineare l’impegno congiunto Obama-Netflix per lo sviluppo di contenuti dall’alto valore sociale sono arrivate anche le parole di Ted Sarandos, Chief Content Officer della piattaforma. Il Presidente Barack Obama, Michelle Obama e tutta la Higher Grounds sono al lavoro per metter su un’azienda che sappia narrare i propri valori fondamentali. La portata di questi primi progetti dimostra chiaramente il loro impegno nei confronti di creatori diversi e voci uniche, che sapranno incontrare il favore dei nostri abbonati in tutto il mondo.
Tra i progetti in cantiere nell’ambito dell’accordo Obama-Netflix troviamo anche quattro serie. La prima, Bloom, viene descritta come un drama ambientato nella New York del secondo dopoguerra, in cui il mondo della moda farà da sfondo alle interazioni tra esponenti di classi sociali diverse. In particolare si indagheranno gli ostacoli posti sul cammino di donne e persone di colore.
Callie Khouri (premio Oscar per Thelma e Louise) sarà autrice degli episodi e produttrice esecutiva al fianco della Higher Ground Productions, di Clement Virgo e Juliana Maio.
Ancora senza titolo, invece, la serie antologica frutto dell’adattamento di Overlooked, un’interessante rubrica del The New York Times che ripercorre le vicende di individui straordinari di cui i quotidiani non hanno mai comunicato la morte. La produzione è affidata a 3dot Prouctions e Anonymous Content.
Da The fifth risk: undoing democracy, bestseller del 2018 di Michael Lewis, sarà tratta invece una docuserie. Il focus sarà sull’amministrazione Trump e sui possibili rischi dell’essere governati da rappresentanti pubblici incompetenti.
Per le famiglie e i più piccini ci sarà infine la serie Listen to your vegetables & eat your parents, creata da Jeremy Konner ed Erika Thormahlen. Lo scopo di questa produzione, strutturata in episodi da trenta minuti, è accompagnare adulti e bambini in un’avventura che li aiuterà a scoprire i segreti di tutto ciò che mangiano.
Come se non bastasse, l’accoppiata Obama-Netflix ha in programma anche alcuni film. La Higher Ground produrrà ad esempio un adattamento cinematografico di Frederick Douglass: prophet of freedom, tratto dall’omonimo bestseller del 2018 di David W. Blight. L’opera, grazie alla quale l’autore ha vinto il Pulitzer nel 2019, è una biografia dello stesso Douglass, figura di grande rilevanza storica per il proprio impegno contro lo schiavismo.
American Factory è invece un documentario diretto da Steven Bognar e Julia Reichert, entrambi premio Oscar, e già presentato al Sundance Film Festival. Oggetto d’indagine sono le relazioni tra Cina e Stati Uniti nel contesto di una fabbrica in Ohio. Un miliardario cinese rileva un ex impianto della General Motors per ricavarvi una fabbrica e assume duemila lavoratori americani, ma ben presto le divergenze fra la necessità produttive cinesi e le istanze operaie americane si scontrano.
L’ultimo progetto previsto per questa prima fase di collaborazione tra gli Obama e Netflix è il documentario Crip Camp, diretto da Jim LeBrecht e Nicole Newnham e prodotto dagli stessi insieme a Sara Bolder e Howard Gertler. Gli spettatori rivivranno la rivoluzionaria epoca dei primi anni ’70 negli Stati Uniti, e in particolare l’impatto di un campo estivo su un gruppo di adolescenti disabili in un periodo in cui il Paese vede nascere un movimento a sostegno dei loro diritti.
Le future produzioni nate dall’accordo Obama-Netflix verranno rese note nei prossimi mesi. Perché, ripetiamolo, né Michelle né Barack né la Higher Grounds hanno alcuna intenzione di rimanere con le mani in mano.