ABC ci sta ripensando, la campagna social per salvare Whisky Cavalier funzionerà?

La protesta online capeggiata da Scott Foley potrebbe spingere ABC a salvare Whisky Cavalier dalla cancellazione


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Non sarebbe certo la prima volta, anche se è raro che una campagna del pubblico riesca a superare le ragioni dei freddi numeri, ma l’iniziativa #SaveWhiskeyCavalier potrebbe davvero salvare la serie Whiskey Cavalier dalla cancellazione dopo una sola stagione.

A quanto pare, la ABC potrebbe riconsiderare la sua decisione di non rinnovare la serie con protagonisti Scott Foley e Lauren Cohen dopo l’ondata di proteste sollevata dal pubblico sui social.

Tra i primi a commentare con dispiacere la notizia della cancellazione della serie era stato il protagonista Scott Foley che tra i commenti al suo video su Instagram girato insieme alla moglie in lacrime si è ritrovato una valanga di hashtag che inneggiavano alla salvezza della serie. È nata così, grazie alla spinta dell’attore ma soprattutto alla partecipazione del pubblico, la campagna #SaveWhiskeyCavalier con cui migliaia di persone hanno chiesto a gran voce alla ABC di ripensare la sua decisione in merito alla cancellazione della serie.

E a quanto pare la campagna sta dando i suoi frutti. Quella che sembrava una decisione irrevocabile solo due settimane fa a causa dei bassi ascolti dello show (paradossalmente cresciuti proprio dopo la notizia del mancato rinnovo), ora potrebbe essere riconsiderata dopo che il pubblico ha protestato vivacemente per la cancellazione di una serie innovativa, irriverente e diversa da tutte le altre del palinsesto della rete.

Scott Foley è stato particolarmente attivo nel sostenere le proteste del pubblico dando voce alle richieste di salvarla dall’annullamento e ha ringraziato a più riprese tutti quanti si sono spesi per chiedere che la serie possa proseguire con una seconda stagione, in particolare dopo il finale della prima che ha lasciato diverse domande inevase.

Quale che sia l’esito della vicenda, è comunque la dimostrazione che il pubblico ha un ruolo ormai non più passivo anche in decisioni che riguardano il bilancio economico delle emittenti. Basti pensare, tra i casi più recenti, alla decisione di Netflix di concedere a Sense8 almeno uno speciale che fungesse da finale di serie dopo aver annunciato che non ci sarebbe stata una terza stagione. Per Whiskey Cavalier potrebbe accadere lo stesso. A sembrare fiducioso è lo showrunner della serie, il produttore esecutivo Bill Lawrence già dietro i successi di Scrubs e Cougar Town, che non si sbilancia Ma lascia intendere che le pressioni dei fan potrebbero sortire qualche effetto.

L’altra ipotesi sul piatto è che a salvare Whiskey Cavalier sia un’altra emittente acquistando e i diritti e ordinando una seconda stagione, magari proprio da parte della società Warner Media che con i suoi Warner Studios è coinvolta nella produzione della serie.