Killing Eve vince tutto ai BAFTA Awards 2019 con la sfida Jodie Comer – Sandra Oh, Bodyguard molto meno (foto e video)

In una serata che va ben oltre le più rosee aspettative Killing Eve sbaraglia la concorrenza in ogni categoria, mentre Patrick Melrose supera la delusione degli Emmy 2018. Male Bodyguard, che porta a casa un solo premio.

Killing Eve vince i premi più importanti ai BAFTA Awards 2019

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Il mondo della serialità britannica si è raccolto ieri al Royal Festival Hall di Londra per assegnare i BAFTA Awards 2019 alle migliori produzioni televisive made in Britain. Quest’anno il livello della competizione è stato molto alto, e che Killing Eve abbia stracciato la concorrenza in qualsiasi categoria è un’ulteriore conferma dell’eccellente qualità della serie.

Il drama con Sandra Oh e Jodie Comer è stato prodotto in Regno Unito ma commissionato da BBC America, e questo è il motivo per cui secondo alcuni avrebbe dovuto essere escluso da una competizione riservata alla tv britannica. Ma così non è stato. Anzi, non solo è rimasto nella competizione, ma si è anche portato a casa i premi più importanti: Best drama series, Best leading actress (Jodie Comer), Best supporting actress (Fiona Shaw).

Ho seguito per anni i BAFTA in tv in camera mia, ha detto Jodie Comer, interprete di Villanelle in Killing Eve. Questo è un sogno e sono emozionatissima. Ringrazio Phoebe Waller-Bridge per aver dato vita allo show, per la sua genialità e un’immaginazione imprevedibile. L’emozionatissima Comer è stata preferita a Sandra Oh – la Eve della serie –, Ruth Wilson (Mrs Wilson) e Keeley Hawes (Bodyguard).

Nella categoria Best drama series, Killing Eve ha avuto la meglio su Bodyguard, Save me e Informer. Tra le Best mini-series, invece, ha trionfato l’ottima Patrick Melrose, coproduzione Showtime/Sky Atlantic, mentre il suo protagonista – Benedict Cumberbatch – si è portato a casa la statuetta di Best leading actor. A bocca asciutta gli altri contendenti, Hugh Grant (A very English scandal), Chance Perdomo (Killed by my debt) e Lucian Msamati (Kiri).

Anche questo, in fondo, era un esito atteso. Patrick Melrose, ispirata al romanzo semi-autobiografico di Edward St Aubyn, ha saputo mettere in scena in modo magistrale una storia di abusi, dipendenze e crescita personale.

A completare il quadro dell’universo drama sono poi arrivati i riconoscimenti per Ben Whishaw, Best supporting actor per il suo ruolo in A very English scandal, e Fiona Show, best supporting actress per Killing Eve.

Qualche sorpresa in più arriva dal mondo comedy dei BAFTA Awards 2019. Jessica Hynes di There she goes vince nella categoria Best female performance in a comedy programme battendo Daisy May Cooper (This country), Lesley Manville (Mum) e l’incredibile Julia Davis (Sally Forever).

L’equivalente maschile, Best male performance in a comedy programme, va invece a Steve Pemberton (Inside No 9), che ha la meglio su Peter Mullan (Mum), Jamie Demetriou (Stath lets flats) e Alex MacQueen (Sally4Ever).

Persi i riconoscimenti ai suoi eccellenti interpreti, l’esilarante e sconvolgente Sally4Ever strappa almeno la fascia di Best scripted comedy a Mum, Stath lets flats e una sempre sottovalutata Derry girls.

Proprio Derry girls dimostra come la televisione possa aspirare a essere qualcosa in più di una semplice fonte di intrattenimento. Grazie a questa piccola produzione, infatti, la travagliata storia recente dell’Irlanda del Nord ha trovato spazio sugli schermi e acquistasto realtà anche agli occhi di chi ne ha letto solo poche righe su un libro di storia.

I BAFTA Awards 2019 hanno dedicato una categoria anche alle migliori produzioni internazionali. Tra i candidati, 54 hours: the Gladbeck hostage crisis; The handmaid’s tale; Reporting Trump’s first year: the fourth estate; Succession, ha vinto proprio quest’ultima.

La coproduzione HBO/Sky Atlantic non ha ottenuto la fortuna sperata negli Stati Uniti, ma merita senz’altro una certa considerazione per l’ottimo cast – Brian Cox, Jeremy Strong e Kieran Culkin su tutti – e un intreccio interessante. La storia, infatti, è quella dei mille intrighi della famiglia Roy, a capo di una delle più grandi multinazionali mondiali dell’intrattenimento.

Le grandi aspettative riposte su Bodyguard, invece, sono state deluse. L’unico vero trionfo della serie è arrivato dalla categoria Virgin Media must-see moment, in cui a votare è stato il pubblico. L’assassinio di Julia Montague in Bodyguard è stato preferito al monologo di Gail sul suicidio di Aidan Connor in Coronation Street; all’incontro tra il Dottore e Rosa Parks in Doctor Who; al finale in Peter Kay’s car share; alla trasformazione di Tom in Queer Eye; a Eve che pugnala Villanelle in Killing Eve.

Ma i BAFTA Awards 2019 non sono, e non sono mai stati, una semplice cerimonia di premiazione. In un contesto posh come il cuore di Londra hanno un ruolo speciale anche il red carpet – quasi un evento parallelo dedicato all’estro e all’eleganza tutta britannica delle star – e il post serata, riservato a foto e interviste.

Qui la gioia e l’emozione dei principali protagonisti, Jodie Comer e Benedict Cumberbatch.

L’eleganza senza fronzoli di Phoebe Waller-Bridge, showrunner della prima stagione di Killing Eve, qui insieme a Jodie Comer e Fiona Shaw.

Impeccabile come sempre anche Richard Madden, star di Bodyguard.

Splendide nei loro abiti Thandie Newton, Ruth Wilson, Rochelle Humes e Keeley Hawes.

Emozionatissimi i giovani Emma Mackey e Ncuti Gatwa di Sex education.

Infine, uno strappo alla regola dello stile arriva da Daisy May Cooper e dal suo abito di sacchi neri per l’immondizia. C’è però una giusta causa dietro il suo gesto: l’attrice e autrice britannica ha infatti devoluto a una mensa per i poveri quanto avrebbe speso per acquistare un capo d’alta moda.