Uno dei progetti più attesi di questo 2019, nel panorama del mercato smartphone di fascia alta, è il cosiddetto Huawei Mate 30. Dopo aver preso in esame un concept con il quale abbiamo ci siamo imbattuti in alcuni potenziali punti di forza dello smartphone, con un articolo apposito, oggi 29 aprile occorre andare più nel concreto prendendo in esame un possibile plus legato al suo comparto hardware. Dal punto di vista delle prestazioni, infatti, potrebbe non esserci gara nella secondo semestre.
Vedere per credere quanto riportato da Huawei Central, che nelle ultime ore ha deciso di sbilanciarsi su parte della scheda tecnica dello stesso Huawei Mate 30. Ebbene, si parla con insistenza della discesa in campo del processore Kirin 985, potenziale portatore di una ventata di aria fresca che potrebbe fare addirittura la differenza rispetto a Huawei P30. Certo, sarà fondamentale prendere in esame le varie ottimizzazioni che verranno assicurate dal produttore asiatico, ma di sicuro alcuni dettagli di cui si sta parlando in queste ore stanno facendo venire l’acquolina in bocca a tutti.
Tutto ruota attorno al cosiddetto processo Extreme Ultraviolet (EUV), la cui produzione di massa scatterà appunto nel trimestre in corso e che a detta della fonte farà il suo esordio sul mercato proprio attraverso Huawei Mate 30. Con un processo a 7 nanometri di cui sentiremo parlare a lungo nei prossimi mesi. Staremo a vedere quali saranno le prime sentenze dei benchmark, ma di sicuro quanto emerso in giornata potrebbe dare una grossissima spinta allo smartphone.
Per le altre caratteristiche che andranno a completare la scheda tecnica di Huawei Mate 30 non resta che attendere le prossime settimane, quando si susseguiranno i rumors su uno smartphone destinato per forza di cose a far discutere tanto qui in Italia.