Ricorderete senz’altro lo straordinario successo ottenuto da Huawei P8 Lite 2017, che potrebbe quest’anno ripetersi con il Huawei P20 Lite 2019, un dispositivo destinato ad essere presto presentato, così come anticipato dal noto leaker Roland Quandt su Twitter (con tutto il suo disappunto). Un ulteriore medio-gamma, a suo dire, non farà che generare confusione tra gli utenti, disorientati da tutto l’hardware disponibile. Evidentemente non la penserà così il colosso cinese, più che mai intenzionato a ripetere l’esperimento fatto in passato con il Huawei P8 Lite 2017 (visto come andarono le cose all’epoca non ci sentiamo nemmeno di dargli torto).
L’indiscrezione arriva a poche settimane dal lancio di Huawei P30 Lite, la versione economica dell’attuale top di gamma, contraddistinto da una scheda tecnica di buon livello: processore Kirin 710, 6GB di RAM, 128GB di memoria interna (espandibile tramite microSD), schermo da 6.15 pollici con risoluzione FHD+, tripla fotocamera posteriore con un sensore principale da 24MP, un grandangolare da 8MP ed un terzo da 2MP per la profondità di campo (sul frontale è incluso un unico sensore da 32MP), batteria da 3340mAh, supporto DualSIM (potrete leggere in questo articolo la scheda tecnica al completo per farvi un’idea di cosa sia questo terminale nel dettaglio).
Non sappiamo dirvi quanto fosse necessaria l’entrata in scena di Huawei P20 Lite 2019 (evidentemente il produttore cinese avrà ritenuto giusto il momento, facendo di certo delle indagini di mercato approfondite), né tanto meno darvi indicazioni sull’hardware di questo fantomatico dispositivo (ci auguriamo che dopo questo clamoroso colpo di scena emergeranno informazioni che ci permetteranno di inquadrare al meglio il tipo di portatile in questione). Una cosa è sicura: lo scheletro adottato sarà quello del classico Huawei P20 Lite, chiaramente puntellato a dovere per omologarlo all’anno 2019. Possibile il device venga presentato subito dopo l’estate, almeno questa è la nostra sensazione.
Huawei P20 Lite 2019. Yep. It’s a thing. WTF.
— Roland Quandt (@rquandt) 8 aprile 2019