Ci ha preso gusto il cantautore romano a sorprendere il pubblico con singoli pubblicati senza essere annunciati (o meglio, annunciati soltanto ai fedelissimi del fan club su Facebook): il nuovo singolo Blitz gerontoiatrico di Daniele Silvestri è apparso su Spotify venerdì 22 febbraio, come nuovo estratto dalla trilogia di genere che anticipa il prossimo album di inediti.
Stravolgendo completamente le normali regole della pubblicazione discografica, il cantautore reduce dal premio della Critica ricevuto al Festival di Sanremo 2019 sta pubblicando in questi mesi una serie di inediti, tutti a strettissimo giro l’uno rispetto all’altro, che anticipano un progetto molto ampio dedicato a celebrare i primi 25 anni di carriera.
Il nuovo inedito che ha fatto capolino il 22 febbraio si intitola Blitz gerontoiatrico ed è un divertente dissing pensato quasi in risposta ad Argentovivo, il brano presentato in gara all’ultimo Festival di Sanremo col rapper Rancore con cui Silvestri ha messo in musica il disagio generazionale degli adolescenti di oggi. Se in Argento Vivo a cantare in prima persona era un giovane che si sentiva ingabbiato in una società matrigna e soffocante, qui si dà voce ad un anziano che espone ironicamente il proprio punto di vista sulla vita con un dissing nei confronti di un giovane, mettendone alla berlina vizi ed abitudini.
La combinazione dei due pezzi è un modo divertente ed originale di lanciare i tre 45 giri “tematici” di Daniele Silvestri – di cui il “Dance Pack” è già disponibile con i due nuovi brani Complimenti Ignoranti (Lato A) e Tempi Modesti (Lato B) – che anticiperanno l’arrivo del prossimo album, atteso in primavera per Sony. Blitz gerontoiatrico farà parte del “Rap Pack”.
Ecco audio e testo di Blitz gerontoiatrico di Daniele Silvestri.
Fratello preferisco se gesticoli
Che almeno le tue mani non strapazzino i testicoli
Sperando che le immagini mi spieghino le cose che farnetichi
Perché rappando biascichi
Sei più volgare tu di Luca Medici
Mi dici che frequenti molte tipe
Che le cambi come fai per la palestra con le tute
Perché tanto sono solo prostitute, anzi bitches
Che è come dire hot dog mangiando le salsicce
Sei monotono come il grammofono inceppato di mia zia
Come il citofono di Gigi e la sua cremeria
O come questo cazzo di telefono che sembra avere ovunque la mia stessa suoneria
Tanto valeva rimanere al vecchio drin drin
Sei più ripetitivo tu di Ezio Greggio a Drive In
Le rime prevedibili, i concetti discutibili e la fantasia che vola e che galoppa verso cime irraggiungibili di trash
E poi mi parli del cashPerdona questo blitz gerontoiatrico
Ma il quiz è se il tuo alito
È frutto dello spritz o è il latte andato in acido
Lo so che è poco tempo che hai lasciato il biberon
Più o meno dal momento in cui hai iniziato a usare il phone
Ti guardi nello specchio e cosa vedi?
Il gangsta ingioiellato dell’America del rap
Oppure un guitto fomentato che lo insegue con la trap
Ti credevi figlio di Tupac
Ma sembri un comico di Zelig
Ci tieni ad informarmi che ti dopi
Che la ganja te la fumi in tutti i laghi, in tutti i luoghi, in tutti i modi
Che la sbuffi anche facendo colazione
Lo ripeti in ogni riga, in ogni verso di ogni singola canzone
L’ho capito, mi c’hai sfinito
Non penserai che sia colpito dal saperti stupefatto
Il fatto è che puoi fare molto meglio di così
Se alzi il livello del discorso, non del THC