Chi ascolta Tutta di Daniele Silvestri ha come l’impressione di rivivere le emozioni di Occhi Da Orientale, perché nel testo e nella musica c’è tanta leggerezza.
Questo è ciò che si respira in questo nuovo singolo disponibile da oggi, venerdì 5 maggio, in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme. Il risultato è un divertente folk pop che – attenzione – non rimanda a cose frivole bensì a una autentica liberazione da ogni fatica e ogni sospetto accumulati durante le stagioni fredde. Tutta è a tutti gli effetti un inno primaverile, ma soprattutto è un abbraccio virtuale di Daniele Silvestri verso il suo pubblico.
Tutta, infatti, nasce da un coinvolgimento personale del cantautore con i suoi fan. Prima di partire per il tour teatrale, infatti, Daniele Silvestri ha chiesto ai suoi sostenitori di inviare delle storie. Una di queste è arrivata da Paolo Poni, bibliotecario di Forlì, che ha mandato all’artista un testo già impostato come una canzone al quale Silvestri ha aggiunto soltanto le parole dell’introduzione.
Tutta fa parte di un Disco X che presto vedrà la luce e al quale il cantautore sta lavorando intensamente. Per descrivere il suo brano, Daniele Silvestri scrive:
“La sua storia chiude un cerchio iniziato alcuni mesi fa, quando prima di iniziare un tour teatrale molto particolare ho chiesto a chi mi segue di mandarmi storie da leggere, vere o inventate che fossero. Molte di quelle storie sono diventate parte di quello spettacolo, ogni volta diverso. Alcune sono diventate vere canzoni. Ma solo questa ha trovato il suo spazio sul disco“.
Al brano ha partecipato Emanuela Fanelli, già presente nel precedente singolo Intro X – un manifesto del disco, come lo stesso Silvestri dichiara – insieme ad un ricco ventaglio di artisti come Fulminacci, Davide Shorty e Wrongonyou.
Testo
Io non riesco mai a guardarti
e a dirti quello che vorrei
mentre annego nei tuoi occhi
non ho più pensieri mieiCosì un giorno nel tuo bagno
e con il tuo rossetto blu
te l’ho scritto sullo specchio
quello che per me sei tuTutta la luce che non cade su di te
è uno spreco d’ombre
ecco che cos’è
e tutto il suolo
che il piede tuo non tocca
è distesa arida
è tutta terra sciocca,
tuttaTutta l’aria
che non sfiora la tua testa
è fiato perso
è vento di tempestaTutta l’acqua che non ti può baciare
è pozza immobile
che non sa sognare il mare,
tuttaTutto il buio
dove immagino il tuo viso
è il mio bianco carcere
il mio nero paradisoTutto il buio dove immagino il tuo viso
è il mio bianco carcere
il mio nero paradisoTutta la luce che non cade su di te
è uno spreco d’ombre
ecco che cos’è
e tutto il suolo
che il piede tuo non tocca
è distesa arida
è tutta terra sciocca,
tutta