Gli ascolti della seconda serata di Sanremo 2019 battono in ritirata. Com’era prevedibile, è stato registrato un netto calo nello share che non promette scintille nelle prossime serate, quelle che si avvicinano alla conclusione di un’edizione che non sembra aver trovato ancora il giusto innesco per partire spedita.
I dati parlano di uno share di 47,3 punti percentuali, a fronte di un 47,7% dell’edizione precedente che aveva fatto gridare al trionfo persino i più scettici, che su Baglioni non avrebbero scommesso mezzo centesimo.
La seconda serata si svolge e termina e senza slanci, neanche uno, se si fa eccezione per il ritorno sul palco dell’Ariston di Michelle Hunziker che ha immediatamente innescato l’effetto nostalgia. La conduttrice svizzera, che ritrova Claudio Bisio sul palco e lo riporta a vestire perfettamente i suoi panni, si mangia letteralmente il palco e ci sveglia da un lungo, lunghissimo torpore nel quale siamo ripiombati al termine del numero.
Ancora a mezzo servizio Virginia Raffaele, un vero spreco, alla quale è stato riservato un momento a dir poco incomprensibile nel quale si è ironicamente cimentata in Habanera e nella Carmen (qui il nostro commento). Il non sense si spreca, l’artista sa fare di meglio ma sembra non trovare il giusto spazio. Privata dei suoi personaggi diventa anonima, stenta nella conduzione e non ha ritmo. L’accoppiata con Bisio non aggiunge interesse allo spettacolo ma lo rallenta.
Baglioni, dal canto suo, continua a essere coerente con la sua linea. Ancora ben presenti i suoi brani, inseriti di straforo anche con le pernacchie al posto delle virgole, mentre con gli ospiti fa il bravo padrone di casa e si presta al servizio di coloro che gli hanno fatto il piacere di salire sul palco.
Emozionante il momento con Marco Mengoni, per il quale l’Ariston è balzato in piedi in onore a una voce che è stata definita patrimonio dell’umanità, ma anche quello con Fiorella Mannoia in Quello che le donne non dicono. Con Cocciante si è dimenticato le parole di Margherita, tutte, ma era tardi. Tanto tardi, tardissimo.
Stendiamo un velo pietoso sulle canzoni, sarebbe meglio una coperta, se si fa eccezione per Daniele Silvestri e per una sorprendente Loredana Bertè in Cosa ti aspetti da me che rischia di strafare ma che suscita la standing ovation dell’Ariston e si avvicina a passi lunghi e ben distesi alla vittoria.
Nella terza serata del Festival di Sanremo, in onda il 7 febbraio, si esibiranno gli ultimi 12 artisti in gara insieme agli ospiti annunciati nel corso della conferenza stampa.