Le migliori non tramontano mai: il messaggio di Marco Neri, presunto capo della Polizia Postale, ha fatto capolino su Facebook in questi primi giorni del 2019 e una rinnovata bufala è servita per gli internauti, soprattutto quelli più creduloni. Questi ultimi, nonostante la longevità della fake news, si chiedono ancora una volta se il comunicato riservi qualcosa di vero.
Era il lontano 2017 quando ci siamo occupati per la prima volta di Marco Neri, sempre identificato come capo della Polizia Postale. Ora come allora, la presunta comunicazione ufficiale non è cambiata, densa di errori di battitura o ortografici (come dir si voglia) e per questo motivo, subito etichettabile come comunicazione non certo veritiera. Eppure i dubbi persistono e per questo motivo, andremo a smontare ogni pezzo del presunto allarme social.
In prima battuta, Marco Neri non è affatto il capo della Polizia Postale e come tale non ha potuto diramare alcun comunicato in cui si invitano gli utenti a segnalare i profili falsi (quelli con pochi amici e che condividano pochi contenuti come foto e immagini). Non c’è dunque nessuna complicità dichiarata nel non segnalare proprio i contatti poco attivi sui social e neanche il rischio di vedere il proprio account bloccato se non si partecipa alla caccia all’uomo su Facebook.
Una volta e per tutte, Marco Neri va etichettato come personaggio d’invenzione in una bufala che viene riciclata da anni oramai e senza neppure il minimo dettaglio aggiuntivo nuovo di zecca. Non possiamo che invitare i nostri lettori a diffidare ancora una volta da questo tipo di messaggio, a non condividerlo mai sulla propria bacheca e dunque a passarlo ai contatti: solo in questo modo se ne limiterà la relativa viralità. I canali ufficiali social della Polizia Postale restano solo due, denominato Una vita da Social e Commissariato di PS Online.