Non poteva mancare un omaggio a Vasco Rossi a Celebration nella puntata dedicata ai miti del rock, in onda sabato 21 ottobre su Rai1.
Il secondo appuntamento con lo show del sabato sera dell’ammiraglia Rai, che non è stato premiato negli ascolti al debutto, ha celebrato le grandi rockstar del secolo scorso e quelle di oggi.
Dall’eterno dualismo Beatles/Rolling Stones passando per i ritmi dance di Moroder e quelli latini di Santana, il programma ha presentato un tributo ai grandi autori e alle voci più rappresentative del rock raccontando questo genere in tutte le sue sfumature.
Immancabile dunque la parentesi dedicata alla più grande rockstar italiana, quel Blasco capace di infrangere ogni record realizzando la scorsa estate il concerto col maggior numero di presenze della storia della musica a Modena Park.
A portare la musica di Vasco Rossi a Celebration è stata la padrona di casa, l’attrice e conduttrice Serena Rossi, che si è cimentata in una cover di Albachiara, forse il più popolare tra i classici del Blasco, accompagnata dall’orchestra diretta dal maestro Adriano Pennino.
Intanto su #Rai1 @ernieassa e Gaetano Curreri @stadioofficial parlano di musica. Sempre bello ascoltare tante curiosità. #CelebrationRai pic.twitter.com/kZM8Pzyo9O
— Rai1 (@RaiUno) October 21, 2017
A raccontare poi la genesi di questo brano iconico degli anni Ottanta è stato colui che l’ha firmato insieme a Vasco, il suo collaboratore storico Gaetano Curreri. Il musicista, cantautore e leader degli Stadio, che con Vasco ha dato vita ad alcune delle sue ballate rock più celebri ed apprezzate, ha ricordato come Albachiara fosse rivoluzionaria per l’epoca non solo per quella geniale fusione di testo e melodia, ma anche perché per la prima volta in una canzone dedicata ad una ragazza si parlava apertamente di autoerotismo, in modo naturale e poetico.
Un bel giorno Vasco è arrivato con quest’idea, me l’ha fatta sentire alla chitarra e la canzone e c’era già tutta, testo e musica, ma ascoltandola dissi: “Mettiamoci all’inizio qualcosa che richiama un po’ il classico, Chopin, quelle cose lì…”. E lui mi rispose: “Dai, proviamo”. L’introduzione era molto più lunga. Addirittura il discografico di allora, Rapallo, quando gliela facemmo sentire mi disse: “Con quest’introduzione ci faccio un disco”.
Curreri ha poi ricordato che Albachiara è dedicata alla figlia di un barista di Zocca, la città natale del rocker.
Vasco vedeva in lei questa meravigliosa creatura che stava crescendo e scopriva la vita, in quella canzone c’è una cosa che non era mai stata raccontata, una ragazza che si tocca, ma senza scandalo, come riesce a fare Vasco: lui ha questa purezza curiosa…
E ancora, Curreri ha raccontato come sono nate le più belle collaborazioni con Vasco, senza dimenticare anche i tanti successi firmati con Lucio Dalla.
Le canzoni nascono o dalla musica o dal testo. Quando scrivo con Vasco parto generalmente dal testo, perché è lui che mi dà l’idea, con Lucio invece si partiva dalla musica, anche se lui, venendo dalla storia di Roversi, aveva imparato a scrivere la musica sui testi e aveva imparato a scrivere i testi proprio lavorando sulle poesie di Roversi.